Salve,
avendo perso il lavoro a maggio 2025 (dal 29 giugno sono in naspi per 721 giorni a 1562 euro/mese, decalage dall’ottavo mese) avrei intenzione di aprire partita iva con consulente (informatica e non solo) e formatore.
Il mio reddito irpef dipendente 2024 è stato di circa 67000 euro e non ho mai avuto in passato lavoro autonomo.
Nel 2025 il reddito dipendente è circa 40000 euro (conta anche l'anticipo NASPI?).
Contestualmente all’apertura della partita iva vorrei chiedere anche anticipo naspi.
Inoltre, ho intenzione di riscattare poco meno di 3 anni di laurea per raggiungere il requisito dei 42 anni e 10 mesi di contribuzione a fine anno e fare domanda di pensione a febbraio/marzo 2026 (inizierei a percepirla da aprile/maggio).
In questo scenario, posso aprire partita iva dopo l’estate aderendo al regime forfettario?
In caso affermati, al 5 o al 15%?
In caso negativo, potrei passare al forfettario nel 2026 (al 5 o al 15%)?
Se invece decidessi di aprire la partita iva a gennaio 2026, potrei aderire al forfettario al 5%?
Inoltre, se apro partita iva nel 2025 (ordinaria o forfettaria), e percepisco la naspi anticipata nel 2025, farei in modo (facendo domanda da maggio) che il mio reddito da pensione 2026 sia inferiore alla soglia (30 o 35000 euro) in modo da permanere nel forfettario (fermo restando gli altri requisiti) anche nel 2027.
Invece, se la apro a gennaio 2026, tale soglia sarebbe sicuramente superata considerando circa 20,000 euro di anticipo naspi residuo e la pensione. Per cui da 2027 ritornerei all’ordinario (ma alla fine di quell’anno la chiuderei comunque).
Ultima domanda: i contributi versati nella gestione separata inps, sono validi ai fini del raggiungimento del requisito dei 42 anni e 10 mesi? Dopo quanto tempo vengono accreditati? Hanno impatto negativo sulla parte retributiva della mia futura pensione mista?
Attualmente tutti i miei contributi sono nel fondo “ferrovie”.
Grazie a chi vorrà ispondermi, sono molto confuso
avendo perso il lavoro a maggio 2025 (dal 29 giugno sono in naspi per 721 giorni a 1562 euro/mese, decalage dall’ottavo mese) avrei intenzione di aprire partita iva con consulente (informatica e non solo) e formatore.
Il mio reddito irpef dipendente 2024 è stato di circa 67000 euro e non ho mai avuto in passato lavoro autonomo.
Nel 2025 il reddito dipendente è circa 40000 euro (conta anche l'anticipo NASPI?).
Contestualmente all’apertura della partita iva vorrei chiedere anche anticipo naspi.
Inoltre, ho intenzione di riscattare poco meno di 3 anni di laurea per raggiungere il requisito dei 42 anni e 10 mesi di contribuzione a fine anno e fare domanda di pensione a febbraio/marzo 2026 (inizierei a percepirla da aprile/maggio).
In questo scenario, posso aprire partita iva dopo l’estate aderendo al regime forfettario?
In caso affermati, al 5 o al 15%?
In caso negativo, potrei passare al forfettario nel 2026 (al 5 o al 15%)?
Se invece decidessi di aprire la partita iva a gennaio 2026, potrei aderire al forfettario al 5%?
Inoltre, se apro partita iva nel 2025 (ordinaria o forfettaria), e percepisco la naspi anticipata nel 2025, farei in modo (facendo domanda da maggio) che il mio reddito da pensione 2026 sia inferiore alla soglia (30 o 35000 euro) in modo da permanere nel forfettario (fermo restando gli altri requisiti) anche nel 2027.
Invece, se la apro a gennaio 2026, tale soglia sarebbe sicuramente superata considerando circa 20,000 euro di anticipo naspi residuo e la pensione. Per cui da 2027 ritornerei all’ordinario (ma alla fine di quell’anno la chiuderei comunque).
Ultima domanda: i contributi versati nella gestione separata inps, sono validi ai fini del raggiungimento del requisito dei 42 anni e 10 mesi? Dopo quanto tempo vengono accreditati? Hanno impatto negativo sulla parte retributiva della mia futura pensione mista?
Attualmente tutti i miei contributi sono nel fondo “ferrovie”.
Grazie a chi vorrà ispondermi, sono molto confuso