Salve a tutti, e grazie in anticipo a chi mi vorrà rispondere :s-sault:
mi è arrivata una cartella della Agenzia delle Entrate "Avviso di rettifica e liquidazione" nella quale mi viene contestato il valore dichiarato per un immobile uso ufficio da me acquistato, peraltro per un valore quasi doppio, per cui potete immaginare l'importo della cartella e la mia disperazione!
Il fatto è che il prezzo dichiarato nell'atto (indubbiamente più basso di quello di mercato di immobili analoghi) è realmente quello pagato, in quanto il valore dell'immobile era ed è penalizzato da numerosi motivi, documentabili.
Quello che vi chiedo è:
1- Per determinare il valore dell'immobile occorrerebbe una perizia, ma l'Agenzia delle Entrate parrebbe autorizzata a contestare il valore di un immobile senza neanche vederlo... come posso quindi io in sede di ricorso far valere le mie ragioni, che sono tutte basate sulle condizioni di quasi fatiscenza dell'immobile e del suo stabile? Hanno valore la perizia effettuata a suo tempo per il mutuo, le dichiarazioni dell'intermediario dell'agenzia, e cose simili?
2- Mi consigliate di presentare istanza di accertamento oppure chiamare un avvocato e passare direttamente al ricorso?
3- Supponendo di non riuscire a far valere le ragioni, il nuovo valore determinato dall'Agenzia Entrate, mi vale almeno come nuova base per calcolare un eventuale plusvalore in caso di vendita prima di 5 anni?
mi è arrivata una cartella della Agenzia delle Entrate "Avviso di rettifica e liquidazione" nella quale mi viene contestato il valore dichiarato per un immobile uso ufficio da me acquistato, peraltro per un valore quasi doppio, per cui potete immaginare l'importo della cartella e la mia disperazione!
Il fatto è che il prezzo dichiarato nell'atto (indubbiamente più basso di quello di mercato di immobili analoghi) è realmente quello pagato, in quanto il valore dell'immobile era ed è penalizzato da numerosi motivi, documentabili.
Quello che vi chiedo è:
1- Per determinare il valore dell'immobile occorrerebbe una perizia, ma l'Agenzia delle Entrate parrebbe autorizzata a contestare il valore di un immobile senza neanche vederlo... come posso quindi io in sede di ricorso far valere le mie ragioni, che sono tutte basate sulle condizioni di quasi fatiscenza dell'immobile e del suo stabile? Hanno valore la perizia effettuata a suo tempo per il mutuo, le dichiarazioni dell'intermediario dell'agenzia, e cose simili?
2- Mi consigliate di presentare istanza di accertamento oppure chiamare un avvocato e passare direttamente al ricorso?
3- Supponendo di non riuscire a far valere le ragioni, il nuovo valore determinato dall'Agenzia Entrate, mi vale almeno come nuova base per calcolare un eventuale plusvalore in caso di vendita prima di 5 anni?