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Eredità su immobile non registrato correttamente

Ciao a tutti,
mi trovo in una situazione ereditaria a dir poco complicata e spero che qualcuno con esperienza diretta o competenza specifica possa darmi un consiglio su come muovermi.
Sono stato chiamato all'eredità di un parente e tra i beni ereditari figura un immobile. Purtroppo, da una prima verifica, la situazione di questo immobile sembra molto critica per due motivi principali:
* Gravano sull'immobile due ipoteche per un importo complessivo piuttosto elevato, circa 350.000 Euro.
* La cosa più preoccupante: mi è stato detto che l'immobile non risulta correttamente registrato o accatastato, apparendo quasi come un "fantasma" dal punto di vista urbanistico e/o catastale.
La mia idea iniziale era di poter recuperare questo immobile e, magari, in futuro destinarlo a casa vacanza, ma con queste premesse capisco che la strada è in salita, anzi, forse impraticabile.
Faccio presente un punto fondamentale: non ho ancora accettato l'eredità, né in modo espresso né tacitamente. Mi è chiaro che accettare, soprattutto in modo puro e semplice, significherebbe accollarmi i debiti (incluse le ipoteche) e le enormi problematiche legate alla regolarizzazione di un immobile "fantasma", con costi e tempi del tutto incerti e l'incognita sul suo valore effettivo una volta sanato.
Mi trovo quindi di fronte a un bivio: accettare l'eredità con tutti i rischi e gli oneri connessi a questa situazione debitoria e immobiliare gravissima, oppure rinunciare per slegarmi completamente dal problema.
Ho anche un dubbio specifico sulla tempistica per l'accettazione/rinuncia: so che c'è un termine di 10 anni, ma ho sentito pareri discordanti sul fatto che dopo questo periodo si accetti automaticamente per "inerzia" o, al contrario, si perda il diritto di accettare. Qualcuno saprebbe chiarire bene questo aspetto secondo la legge italiana?
Cosa mi consigliereste di fare in una situazione del genere? Quali sono i primissimi passi da compiere? A quali figure professionali specifiche devo rivolgermi immediatamente (un avvocato esperto in successioni/immobiliare, un geometra/architetto... entrambi e in che ordine?) per avere un quadro chiaro della sanabilità dell'immobile e dell'effettiva consistenza del debito?
Qualcuno ha per caso affrontato una situazione simile, magari con immobili "fantasma" o eredità così pesantemente ipotecate? Ogni consiglio, suggerimento o esperienza condivisa sarebbe preziosissimo.
Grazie mille in anticipo a chi potrà aiutarmi a fare un po' di chiarezza in questo momento difficile.
 
Se l’immobile ha un valore reale solo sulla carta, ma è ipotecato, vuol dire che comunque esiste catastalmente altrimenti le ipoteche non risulterebbero iscritte; probabilmente ci saranno parti abusive da regolarizzare, la strada più saggia potrebbe essere la rinuncia all’eredità
Se vuoi comunque mantenere aperta una possibilità, si potrebbe accettare con beneficio di inventario, ma solo dopo ulteriori verifiche, ossia ammontare dei debiti e accertamenti di altri cespiti per capire l'attivo: il termine per accettare l'eredità è di 10 anni, come pure per rinunciarvi, salvo accettazione tacita. Per l'accettazione con beneficio di inventario iltermine, dipende:
  • Se non sei nel possesso di beni ereditari, hai tempo 10 anni;
  • Se sei nel possesso, hai tre mesi per fare l’inventario, quanto meno iniziarlo e poi puoi ottenere una proroga.
 
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