L'Esecutivo dell'Unione Europea ha reso noto di avere indirizzato all'Italia un parere motivato, seconda fase della procedura di infrazione, riguardante il condono (esteso all'Iva) per il 2005.
Il condono consentiva ai contribuenti di definire il mancato pagamento di diverse imposte, tra cui l'Iva, con rinuncia dell'amministrazione finanziaria a successivi controlli; questa rinuncia, viene sottolineato, vale anche qualora sia provato che sono state commesse irregolarità.
La Commissione ritiene, viceversa, che tali disposizioni violino la Sesta direttiva, in quanto le misure adottate vanno oltre il margine di discrezionalità di cui godono gli stati membri per adeguare i loro controlli alle risorse di cui dispongono.