News Pubblicata il 16/05/2006

Specificità necessaria

Per i contratti a progetto sono fondamentali le clausole contrattuali



Con la sentenza del 10 Maggio 2006 il Tribunale di Torino ha riconosciuto, per la seconda volta nel giro di un anno, l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato in capo ad un collaboratore coordinato.
Nel caso in questione il lavoratore sosteneva di avere svolto attività di lavoro subordinato presso una società con un rapporto iniziato in nero, quindi formalizzato come lavoro a progetto e poi interrottosi per licenziamento comminato per giusta causa.
La decisione dei giudici deriva dalla lettura della descrizione dell'attività svolta dal collaboratore (troppo generica tanto da identificare l'oggetto dell'attività di impresa più che un progetto specifico), dal fatto che la prestazione venisse identificata come "di mezzi" e non di risultato, dalla fissazione di un compenso e di un orario fisso.
A ciò si aggiunga il riferimento alla "giusta causa" in sede di licenziamento per una assenza ingiustificata di quattro giorni, evidenziando quindi un potere disciplinare che è proprio di un datore di lavoro piuttosto che di un committente di un lavoro a progetto.

Fonte: Il Sole 24 Ore



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