Nella risposta fornita ieri dal sottosegretario all'Economia Molgora ad una interrogazione parlamentare viene chiarito che la possibilità di effettuare la regolarizzazione di Unico per la mancata indicazione degli importi dedotti per operazioni con soggetti residenti nei paesi a fiscalità privilegiata tale correzione resta preclusa soltanto quando siano già iniziati accessi, ispezioni e verifiche. In questo modo viene rispettato il principio secondo cui è possibile emendare la dichiarazione (come sancito da Cassazione Sezioni Unite nella sentenza n. 15063/2002) nonché la tutela dell'affidamento e della buona fede fissati nello Statuto del Contribuente all'art. 10.