News Pubblicata il 16/02/2018

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Commercialisti: nuove proposte per un nuovo fisco

Si sono svolti gli stati generali dei commercialisti. 12 proposte per un nuovo fisco:dalla fattura elettronica, all'antiriciclaggio ecco cosa chiedono i professionisti



"Migliaia di commi e di norme da interpretare. Un numero di adempimenti che cresce costantemente e che comporta costi sempre maggiori per imprese e professionisti. Sono i frutti perversi della nuova strategia di contrasto all’evasione fiscale costruita, negli ultimi tre anni, tramite misure quali Reverse charge, Split payment, Stretta alle compensazioni fiscali, Trasmissioni periodiche delle Liquidazioni Iva e delle Comunicazioni dati fatture emesse e ricevute, fino all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti della P.A." E' questo il riassunto degli stati generali dei commercialisti, tenutisi a Roma il 13 febbraio 2018 e presieduti dal presidente nazionale della categoria, Massimo Miani.

“Non si può pretendere”, ha affermato, “che i Commercialisti lavorino gratuitamente per lo Stato”. Un’affermazione accompagnata dalla richiesta alla politica di una nuova attenzione per le istanze della professione da cui sono scaturite le 12 proposte per un nuovo fisco:

1. fatturazione elettronica come opportunità e non come obbligo

2. gradualità nell'obbligo di fatturazione elettronica tra privati

3. istituzione di un'autorità indipendente di garanzia per il contribuente

4.Rinuncia ad utilizzare norme anti evasione o elusione come coperture preventive

5. Inclusione di imprese e professionisti nelle commissioni che redigono rapporti fiscali

6. Semplificazione degli adempimenti formali imposti dalla normativa antiriciclaggio, con particolare riguardo agli studi professionali di minori dimensioni

7. Riconoscimento legale delle aree di specializzazione professionale: proposta di modifica dell’ordinamento professionale di cui al D.Lgs. n. 139/2005 mediante inserimento dell’art. 39-bis («specializzazioni»).

8. All’introduzione della norma sull’equo compenso deve seguire una revisione dei parametri ministeriali previsti dal D.M. 140/2012 secondo criteri maggiormente idonei a remunerare adeguatamente le prestazioni professionali, anche in relazione alle funzioni svolte a tutela della fede e dell’interesse pubblico

9. Diffusione della cultura dei controlli

10. Limitazione della responsabilità

11. Delega al CNDCEC per la gestione del Registro dei revisori legali

12. Iscrizione dei commercialisti presso l’Organismo dei Consulenti Finanziari (OCF) nella sezione dei Consulenti Finanziari Autonomi previo superamento di una prova valutativa semplificata

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Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili



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