News Pubblicata il 30/05/2017

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E' legittimo il tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici

La Corte Costituzionale dichiara legittimo il limite di 240mila euro lordi l'anno per i dirigenti pubblici e il cumulo retribuzioni pensioni



La Consulta  ha affermato la legittimità costituzionale del “tetto” di 240mila euro lordi annui per gli stipendi dei dirigenti pubblici e anche del divieto di cumulo tra trattamenti pensionistici e retribuzioni , nella  sentenza  n. 124/2017, depositata  il 27 maggio 2017

La Corte costituzionale  ha dunque dichiarato  infondate le questioni di legittimità costituzionale sul limite retributivo e sul divieto di cumulo retribuzione-pensione presentati dal Tar Lazio sulla base dei ricorsi di 11 magistrati contabili e 9 giudici del Consiglio di Stato. La norma si applica  al al personale di tutti i settori della pubblica amministrazione.

Nella pronuncia si afferma  che il limite  introdotto  dalla manovra Monti del 2011 è assolutamente ragionevole  e raccomandato anche recentemente dalla Corte dei Conti perché «persegue finalità di contenimento e complessiva razionalizzazione della spesa, in una prospettiva di garanzia degli altri interessi generali coinvolti, in presenza di risorse limitate» e pone anche «rimedio alle differenziazioni, talvolta prive di una chiara ragion d’essere, fra i trattamenti retributivi delle figure di vertice dell’amministrazione». Il limite dei 240mila euro lordi anni,  che corrisponde  al compenso  del primo presidente della Cassazione, conclude la Corte, «non è inadeguato, in quanto si raccorda alle funzioni di una carica di rilievo e prestigio indiscussi».

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Fonte: Il Sole 24 Ore



TAG: La rubrica del lavoro Giurisprudenza