News Pubblicata il 20/11/2014

Acconto IVAFE più leggero se col previsionale

Per i contribuenti che detengono all'estero attività finanziarie che non rientrano più nell'ambito di applicazione dell'IVAFE a seguito della Legge europea 2013 bis, potrebbe essere conveniente l'utilizzo del metodo previsionale nel calcolo dell'acconto



La Legge europea 2013 bis (Legge n. 161/2014), che entrerà pienamente in vigore dal prossimo 25 novembre, restringe l'ambito di applicazione dell'IVAFE, l'imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero, che ora si applica limitatamente ai prodotti finanziari (e non a tutte le attività finanziarie), ai conti correnti ed ai libretti di risparmio detenuti all'estero. Non si applica più, ad esempio, alle partecipazioni detenute all'estero ed ai crediti (es: finanziamento soci) vantati verso soggetti esteri. Potrebbe essere, pertanto, conveniente per il contribuente valutare l'opportunità di (ri)determinare l'acconto IVAFE 2014 (da versare entro il 1° dicembre come seconda o unica rata) con il metodo previsionale anziché con quello storico. Ciò consentirebbe al contribuente di considerare la nuova e più ristretta base imponibile IVAFE, specie se si tiene conto che dal 2014 l'aliquota dell'IVAFE è pari al 2 per mille (anziché 1,5 per mille come era nel 2013).

Fonte: Fisco e Tasse



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