News Pubblicata il 06/11/2013

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Imprenditoria femminile: in rosa 6 nuove imprese su 10

Sei imprese su dieci aperte nel 2013 sono guidate da donne. Il boom nei comparti turismo e finanza e soprattutto al centro-sud, Roma in testa



L’altra metà del cielo imprenditoriale è più forte che mai. Le donne rispondono alla crisi con le armi del business, più di quanto facciano i colleghi maschi. Infatti, delle 6.140 imprese in più che in un anno si sono aggiunte alla base produttiva del paese, ben 3.893 (il 63%) hanno un timoniere ‘in rosa’. Donne spesso scese in campo per darsi da sole quel lavoro che non trovano.
E lo hanno fatto scegliendo massicciamente una forma giuridica ‘matura’ come la società di capitale (+9.789 unità nei dodici mesi, con un ritmo di crescita pari al 4,5%) a scapito della più semplice, ma più fragile, impresa individuale (-6.627 unità).
Queste le cifre prodotte dall’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere, diffusi in occasione dell’annuale appuntamento con il ‘Giro d’Italia delle donne che fanno impresa’.
I settori più gettonati sono stati quelli del turismo, cresciuto di 4.850 attività, ben oltre l’intero saldo del periodo; e ( a sorpresa) dei servizi finanziari: +1.393 attività, pari ad una crescita-record del 5,3%. A crescere di più negli ultimi dodici mesi in termini assoluti sono stati i servizi di alloggio e ristorazione (+3.611 imprese), le attività finanziarie e assicurative (+1.393) e il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1.239).
Oltre la metà della crescita delle imprese femminili si concentra nelle regioni del Centro-Italia (+2.380 unità, il 63% del saldo totale), mentre il Nord-Est è l’unica area a veder diminuire il numero di imprese guidate da donne (-291).
Il Molise con il 29,69%, l’Abruzzo con il 27,82%, la Basilicata con il 27,66% sono le regioni con il più alto tasso di femminilizzazione anche se si nota un lievissimo incremento, nell’ultimo anno, della componente femminile nel centro-nord, tradizionalmente meno incline all’auto imprenditorialità in rosa. Chiudono la classifica l’Emilia Romagna (20,92%), il Trentino (20,81%) e la Lombardia (20,48%).
Roma è la città con il più elevato numero di imprese femminili in valore assoluto (100.457 nel 2013 e 99.130 nel 2012), seguita da Napoli (68.503 nel 2013) e da Milano (68.337).
Alla fine di settembre di quest’anno, le imprese femminili registrate presso le Camere di commercio erano 1.431.167, il 23,6% sul totale. In termini relativi, l’incremento rilevato nei dodici mesi presi in esame corrisponde a un tasso di crescita dello 0,27%, quasi triplo rispetto alla crescita media del totale delle imprese italiane nel periodo (0,10%).
«Nonostante tutto, le opportunità ci sono, soprattutto in settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona — ha detto il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello —. Per il nostro Paese questi sono veri e propri giacimenti di ricchezza ancora da scavare».
a cura di Daniele Passeri

Fonte: Fisco e Tasse



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