News Pubblicata il 04/11/2013

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Fabbricati rurali, «via la Tasi dalle aree edificabili ad uso agricolo»

La Commissione Agricoltura del Senato spinge per rivedere la Tasi sulle aree edificabili ad uso agricolo e abolire l'Imu su fabbricati rurali e terreni



 La Commissione agricoltura del Senato lo ha detto chiaramente: vanno esentati dalla Tasi i terreni edificabili a scopo agricolo e gli immobili rurali strumentali; poi, prevedere forme di sgravio per quelle, tante, cascine di campagna appartenenti a soggetti non agricoltori. Questi i paletti che la assise presieduta da Roberto Formigoni ha posto sulla strada del ddl Stabilità nel corso della seduta dello scorso 29 ottobre.
«Il carico fiscale per il settore agricolo sta assumendo livelli insostenibili», a giudizio della nona Commissione. Dunque «al fine di evitare un aggravio di imposizione e nella prospettiva di una revisione della fiscalità patrimoniale agricola, si ritiene necessario un intervento per abolire l'Imu sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni agricoli». Il nuovo tributo Trise (ricordiamo, articolato nella Tari per la copertura servizio di gestione dei rifiuti e Tasi per i costi dei servizi comunali indivisibili), sostanzialmente reintroduce l'assoggettabilità all'Imu dei terreni agricoli e dei fabbricati rurali.
«Al fine di evitare un aggravio di imposizione rispetto al gettito preventivato anche dal 2014 in poi risulta necessario — continua il verbale d’aula — ridurre l'aliquota base per il settore agricolo dallo 0,76 percento allo 0,4 percento».
Oltre a ciò, la Commissione ha evidenziato che con la disciplina prevista dalla Legge di Stabilità, le aree edificabili pagherebbero l’imposta anche se utilizzate da imprenditori agricoli. «La Tasi, nella sua attuale formulazione, verrebbe a colpire le aree edificabili anche se oggetto di esercizio di attività agricola da parte di soggetti qualificati quali i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali». Da qui, l’impegno rivolto al governo «a prevedere che il presupposto impositivo della Tasi non comprenda le aree edificabili su cui persiste l'utilizzazione agricola da parte dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli a titolo principale».
Per converso, il gruppo di lavoro al Senato sull’Agricoltura ha proposto di varare forme di agevolazione nella tassazione per i terreni agricoli e i fabbricati rurali di piccole dimensioni detenuti da soggetti diversi da coltivatori diretti o imprenditori agricoli.
a cura di  Daniele Passeri

Fonte: Fisco e Tasse



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