Pagare è il destino, ma poter fare con più calma o quantomeno sottrarsi alle logiche del terrore fiscale, è tanto di guadagnato. I meccanismi della riscossione sono sotto la lente della commissione Finanze alla Camera, stando a quanto pubblica oggi il Sole 24 Ore. Il decreto attuativo del Dl 69/2013 che consente di diluire il debito verso l’erario in 120 rate dovrebbe essere alle battute finali.
In realtà la materia è molto fluida, e prima del via libera si impone ancheuna ridefinizione del sistema di riscossione crediti degli Enti locali. Il panorama infatti è eterogeneo: concessioni a Equitalia, gestione diretta, affidamento a privati. Sappiamo che la delega fiscale al pacchetto ‘Destinazione Italia’ concede ai Comuni di
riscuotere i tributi maneggiando direttamente il ruolo, sovrapponendosi quindi all’opzione Equitalia. C’è premura perché la nuova disciplina della riscossione dei crediti vantati dagli enti locali si riveli capace di garantire uniformità di trattamento per tutti i contribuenti e nell’insieme solida nei casi di accertamento e riscossione operati in esternalizzazione.
La possibilità di estensione delle rate fino a 120 è attesa come una boccata d’ossigeno vitale da moltissimi imprenditori in difficoltà. Stando al dettato del Dl 69/2013 interverrà quando il debitore «si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica». Pur tuttavia, senza compromettere del tutto la solvibilità.