Il decreto “salva-infrazioni”, approvato mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, rende lo scudo fiscale più facile per i fondi comuni mobiliari esteri; infatti, anche i fondi non armonizzati comunitari ed equiparati avranno la possibilità di essere gestiti nei dossier segretati, dato che gli eventuali proventi incassati a seguito dell’operazione di rimpatrio sconteranno una ritenuta d’imposta e si aggiungeranno al plafond che beneficia del regime di riservatezza.
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