La formula usata per il proscioglimento non è decisiva, ma contano i fatti. Non ha rilevanza il fatto che l'imputato sia assolto con la formula impropria "perchè il fatto non sussiste" anzichè con la formula piu' corretta "perchè il fatto non costituisce reato" , quello che conta è l'accertamento della inesistenza del fatto o della sua non attribuzione all'imputato. Lo ha chiarito la Cassazione con la sentenza 40049 depositata il 28 ottobre 2008.