Lo scambio di informazioni diverrà il criterio per individuare i paradisi fiscali; non si utilizzerà più il criterio del “livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia”.
Inoltre, verranno adottati degli elenchi, denominati “white list”, nei quali saranno presenti i Paesi “critici” per esclusione. Le “white list” saranno due; la prima in base alla residenza delle persone fisiche, mentre l’altra riferita a tutte le altre materie.
Viene previsto un periodo di cinque anni per l’adozione dei nuovi criteri.