Domanda e Risposta Pubblicata il 22/09/2010

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Quali sono i costi fissi per l’attività di un negoziante?

I costi fissi di un commercio al dettaglio, costi di struttura, imposte, utente, commercialista



Proviamo a rispondere alla domanda elencando i costi fissi e indicando nel commento le eventuali variabili:

- Le spese di struttura: affitto, utenze, tassa rifiuti, pubblicità. La variabile puo’ essere data dal fatto di possedere un immobile in proprietà.


- L’acquisto del registratore di cassa


- Contributi previdenziali: tenere presente che l’importo minimo di euro 2887,20 è dovuto dal titolare ma anche da ciascun collaboratore familiare o socio lavoratore.


- Diritto annuale Camera di Commercio: minimo 88,00, max 200, in relazione al tipo di impresa individuale o societarie. Puo’ aumentare in relazione al fatturato e in relazione ad eventuali unità locali oltre alla sede principale.


- Le imposte IRPEF/IRES/IRAP/Addizionali regionali e comunali: l’importo si determina secondo modalità diverse. Per l’irpef mediante di applicazioni di aliquote progressive per scaglioni di reddito, per l’Irap mediante l’applicazione di un’aliquota che puo’ oscillare dal 2,90 al 4,90 (lo decidono le regioni) da applicare al valore di produzione.

- Il commercialista – per gli adempimenti fiscali e l’eventuale tenuta della contabilità (la contabilità se semplificata puo’ essere tenuta direttamente dal commerciante)


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