Speciale Pubblicato il 04/09/2013

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Mutui, il decreto Imu allarga i cordoni delle banche: ecco il fondo 'tax-free'

di Daniele Passeri - giornalista

Agevolazioni per i mutui alle giovani coppie e ai lavoratori atipici, ma non solo. Con l'accesso al fondo della Cdp gli istituti di credito potranno concedere mutui completamente "tax-free"



Sarà a fiscalità agevolata, e si rivolge ai nuovi prestiti per acquistare o ristrutturare ma anche al sostegno dei canoni esistenti.
E per gli atipici pensare al mutuo non è più un tabù.
Due miliardi: a tanto ammonta la quota che il decreto Imu consegna alla Cassa depositi e prestiti per dare ossigeno ad un comparto, quello dei mutui, che nell'ultimo anno ha segnato un pesantissimo -50 percento.
Le ragioni del crollo stanno tutte nella spirale creditizia: incertezza dei redditi da un lato e mancanza di liquidità bancaria dall'altro hanno determinato una contrazione di risorse che, nei fatti, ha paralizzato il mercato del nuovo come dell'usato. Se nel 2011 le banche hanno aperto i cordoni per 55 miliardi, l'anno successivo il conto dei mutui concessi non arriva a 26.
Ora gli istituti potranno accedere al fondo della Cdp che, fortunatamente, parte col piede giusto: sarà infatti completamente 'tax-free', esente da qualsiasi imposta di registro, di bollo, ipotecaria, catastale come pure — recita l'articolo 6 del decreto Imu 102/2013 — da «ogni altra imposta indiretta, nonché ogni altro tributo o diritto». Non è chiaro, finora, se questa fiscalità neutra farà piovere vantaggi anche sulle famiglie che stipuleranno i mutui con quelle banche.

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