Speciale Pubblicato il 03/09/2013

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Legge europea 2013: importanti novità in tema di lavoro

di Avv. Rocchina Staiano

Sicurezza, contratti a termine, assegni familiari agli stranieri - Tratto da La Circolare del Lavoro n. 32 del 30 Agosto 2013 a cura dell'avv. R. Staiano



La L. 6 agosto 2013, N. 97, pubblicata in G.U. 194 del 20 agosto 2013, che entra in vigore il 4 settembre 2013, prevede importanti novità in materia di lavoro; infatti essa:
a) riorganizza l’orario di lavoro ai fini della sicurezza per la gente di mare (art. 11);
b) modifica il contratto a tempo determinato (art. 12);
c) modifica la normativa in materia di cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo (art. 13).
L’art. 11 della L. 97/2013 apporta alcune modifiche al D.Lgs. 271/1999, recante l’adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali.
In particolare, ad esempio si chiarisce che le disposizioni del D.Lgs. 271/1999 trovano applicazione solamente nei confronti del personale appartenente alla categoria della gente di mare, e non, per esempio, ai lavoratori portuali o al personale addetto alle operazioni portuali (comma 1, lettera a).
Viene inoltre sostituito il comma 7 dell’articolo 11, del D.Lgs. 271/1999 in materia di orario di lavoro a bordo delle navi mercantili. La disposizione in esame è volta ad adeguare la normativa nazionale alle indicazioni comunitarie.
Art. 12 della L. 97/2013 e contratto a tempo determinato
L’art. 12 della L. 97/2013 ha lo scopo di sanare la procedura d’infrazione 2010/2045, relativa alla non conformità dell’articolo 8 del D.Lgs. 368/2001 ai requisiti della clausola 7 dell’Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato. Più specificamente, il comma 1 sostituisce l’articolo 8 del D.Lgs. 368/2001, che disciplina le modalità di computo dei lavoratori a tempo determinato per quanto attiene le soglie occupazionali necessarie per lo svolgimento dell’attività sindacale, precisando che gli stessi siano computabili nel caso in cui il contratto abbia durata superiore a 9 mesi.
Il nuovo testo prevede che i limiti richiamati per il computo dei dipendenti a termine si basino sul numero medio mensile di lavoratori a tempo determinato impiegati negli ultimi due anni, sulla base dell’effettiva durata dei loro rapporti di lavoro.
L’art. 13 della L. 97/2013 e cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo
L'art. 13 della L. 97/2013 estende l’ambito di applicazione dell'istituto dell'assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori, riconoscendone il diritto alla fruizione anche ai cittadini di Paesi terzi (rispetto all'Unione europea).
In particolare, attraverso una modifica all’articolo 65, comma 1, della L. 448/1998, il godimento del suddetto beneficio viene esteso ai cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo ed ai loro familiari, nonché ai familiari extracomunitari di cittadini comunitari titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (comma 1).
E’ inoltre previsto un monitoraggio a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per verificare che gli effetti finanziari non si discostino dalle previsioni.

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TAG: La rubrica del lavoro