Il Rigo RL12 di UNICO 2015 PF La Circolare del Giorno n. 124 del 23.06.2015

Il Rigo RL12 di UNICO 2015 PF è il rigo del modello UNICO deputato alla dichiarazione dei redditi derivanti dal possesso di immobili all’estero da parte delle persone fisiche.

Di conseguenza, le persone fisiche che detengono beni immobili all’estero dovranno preoccuparsi di compilare tale rigo in modo da assolvere in Italia gli obblighi fiscali relativi alla detenzione di tali immobili all’estero.

Indice

1. Il quadro RL di unico 2015 pf
2. La tassazione dei redditi derivanti dalla detenzione di immobili all’estero – Tuir
3. Imponibilità Irpef per gli immobili situati all’estero
4. La tassazione dei redditi derivanti dalla detenzione di immobili all’estero – convenzioni contro le doppie imposizioni
5. Il rigo RL12 di unico 2015 PF
6. Esempi di compilazione del modello Unico
7. Quadro RW

730/2015: nuovo invio fino al 29 giugno La Circolare del Giorno n. 125 del 23.06.2015

Fino a lunedì 29 giugno, i contribuenti che hanno già trasmesso la dichiarazione 730/2015 direttamente all'Agenzia delle Entrate tramite la propria area autenticata, ma che successivamente hanno verificato di averla trasmessa con dati errati o incompleti, possono trasmettere una nuova dichiarazione 730 corretta riaccedendo all'area autenticata, modificando i dati inesatti precedentemente inseriti e, quindi, effettuando un nuovo invio.

Il nuovo invio annulla e sostituisce il precedente.

Tale possibilità è stata conferita dal provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 9 giugno 2015 per venire incontro ai contribuenti in questa fase di avvio sperimentale del 730 precompilato.

In tal modo, i contribuenti eviteranno di doversi rivolgere a CAF e professionisti abilitati per presentare il 730 integrativo o l'UNICO PF correttivo nei termini o integrativo.

Indice

1. La possibilità di correggere il 730 precompilato già inviato
2. Precisazioni
3. Possibile proroga per i Caf

Le cause di esclusione dagli studi di settore La Circolare del Giorno n. 123 del 22.06.2015

Gli studi di settore si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono, come “attività prevalente”, un’attività per la quale risulta approvato un apposito studio di settore e che non presentano una causa di esclusione o di inapplicabilità.

Considerato che si è in piena campagna dichiarativa, è bene ricordare quando si verifica una causa di esclusione dagli studi di settore.

Indice

1. Premessa
2. Le cause di esclusione
3. Il periodo di non normale svolgimento dell'attività
4. Casi in cui si applicano comunque gli studi di settore
5. Esercizio di più attività d'impresa che rientrano in studi di settore differenti
6. Casi in cui gli studi di settore non si applicano ai fini dell'accertamento

Ravvedimento operoso: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate La Circolare del Giorno n. 122 del 19.06.2015

La legge di stabilità 2015 ha modificato l'istituto del ravvedimento operoso con l'obiettivo di renderlo il principale strumento di regolarizzazione delle violazioni.

Sono state ritoccate le misure delle riduzioni delle sanzioni, aggiungendo nuove fattispecie a quelle già previste, nell'ottica  di garantire una maggiore premialità al contribuente che si attiva tempestivamente.

Con la circolare 23/E del 9 giugno 2015 l'Agenzia delle Entrate fornisce alcuni importanti chiarimenti in merito alle modifiche operate con la legge di stabilità 2015, in particolare sulla nuova fattispecie di ravvedimento intermedio (entro 90 giorni).

Indice

1. Premessa
2. Ravvedimento intermedio: i chiarimenti con la circolare 23/E/2015
3. Ravvedimento intermedio per tutti i tributi
4. Ravvedimento intermedio: calcolo dei 90 giorni
5. Il ravvedimento a seguito di notifica del PVC:  i chiarimenti con la circolare 23/E/2015

Il ricalcolo degli acconti Irpef - Ires 2015 La Circolare del Giorno n. 121 del 18.06.2015

Al fine del versamento degli acconti 2015 è necessario considerare, in caso di utilizzo del “metodo storico”, l’obbligo di rideterminazione dell’imposta  di riferimento; anche quest’anno, infatti, specifiche disposizioni di legge prevedono alcuni obblighi di rideterminazione delle imposte sui redditi 2014 sulle quali commisurare gli acconti dovuti per il 2015. Con la presente Circolare si riepilogano le principali disposizioni ai fini del ricalcolo.

Dichiarazione Imu - Tasi entro il 30 giugno La Circolare del Giorno n. 120 del 17.06.2015

Entro il 30 giugno 2015 deve essere presentata la dichiarazione IMU.

L'adempimento, tuttavia, non riguarda la generalità dei contribuenti. Nella maggioranza dei casi l'obbligo scatta solo per gli immobili che hanno subito variazioni nel 2014.

Il Mef, con la circolare 2/DF del 3.6.2015, ha chiarito che la dichiarazione IMU ha valore anche ai finit TASI. In assenza di un modello TASI ministeriale è obbligatoria la sola compilazione del modello IMU che avrà, quindi, valore per entrambe le imposte.

Il Mef chiarisce anche che il modello dichiarativo deve essere unico e valido su tutto il territorio nazionale, e non è consentito ai Comuni di predisporre propri modelli di dichiarazione.

Indice

1. Il termine di presentazione della dichiarazione Imu
2. I casi principali in cui sussiste l'obbligo di presentazione della dichiarazione IMU
3. Modalità di presentazione della dichiarazione
4. La dichiarazione IMU vale anche ai fini TASI
5. La dichiarazione TASI per gli immobili locati

L'adeguamento agli studi di settore La Circolare del Giorno n. 119 del 16.06.2015

I contribuenti che risultano non congrui agli studi di settore, per evitare un'azione di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria, possono provvedere all'adeguamento, senza sanzioni e interessi, al ricavo/compenso puntuale di riferimento.

Sul maggior imponibile derivante dall'adeguamento devono essere versate le imposte dirette, l'IVA e l'IRAP entro il termine per il versamento a saldo delle imposte derivanti da UNICO, anche in forma rateizzata.

L'adeguamento richiede il versamento della maggiorazione del 3% calcolata sulla differenza tra i ricavi/compensi derivanti dall'applicazione degli studi di settore e ricavi/compensi annotati nelle scritture contabili se tale differenza è superiore al 10% dei ricavi/compensi contabilizzati. Anche tale maggiorazione deve essere versata, in sede di saldo delle imposte, in unica soluzione o in forma rateizzata. 

Indice

1. L'adeguamento agli studi di settore
2. L'adeguamento ai fini delle imposte sui redditi
3. L'adeguamento ai fini Irap
4. L'adeguamento ai fini Iva
5. La maggiorazione del 3%
6. Esempio

Regime premiale per 157 studi di settore per il periodo d'imposta 2014 La Circolare del Giorno n. 118 del 15.06.2015

Per il periodo d'imposta 2014 possono fruire dei benefici del regime premiale per gli studi di settore introdotto dal D.L. n. 201/2001 i contribuenti per i quali si applica gli studi di settore individuati con il Provvedimento del direttore dell'Agenzia dello scorso 9 giugno. In totale, si tratta di 157 studi di settore, 41 in più rispetto allo scorso anno, coinvolgendo circa 2 milioni di contribuenti.

Sono esclusi anche quest'anno i professionisti, in quanto la particolare funzione di stima prevista per i relativi studi di settore non consente di cogliere appieno i possibili casi di omessa fatturazione.

Il regime premiale, si ricorda, consente, per i contribuenti soggetti agli studi di settore che siano “congrui”, “coerenti” e “fedeli”, di godere di alcuni benefici inerenti i controlli da parte del Fisco, in particolare:

• esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici;
• riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento;
• accertamento sintetico solo se il reddito accertabile si discosta di almeno 1/3 da quello dichiarato (anziché di 1/5).

Indice

1. Il regime premiale per gli studi di settore
2. L'accesso al regime premiale: evoluzione nel tempo
3. I criteri per accedere al regime premiale per il periodo d’imposta 2014
4. Gli studi di settore per i quali si rende applicabile il regime premiale per il periodo d'imposta 2014

Agevolazione “Ace” soggetti Ires e indicazione in Unico SC 2015 - parte 2 La Circolare del Giorno n. 117 del 12.06.2015

In questa circolare si continua l'analisi, iniziata con la nostra precedente CdG 116/2015, sull'agevolazione ACE per i soggetti IRES.

Indice

1. Modalità di compilazione di Unico SC 2015
2. Esemplificazioni

Agevolazione “Ace” soggetti Ires e indicazione in Unico SC 2015 - parte 1 La Circolare del Giorno n. 116 dell'11.06.2015

Con la presente informativa si riepilogano le modalità di determinazione dell’agevolazione “ACE” con riferimento ai soggetti IRES. L’agevolazione, come di consueto,  va determinata in un apposito prospetto del quadro RS e riportata, in presenza di reddito, nel quadro RN del modello Unico SC.

La misura consiste nella deduzione dal reddito d’impresa di un importo “corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio”; detta deduzione è individuata applicando al minor ammontare tra l’incremento del capitale proprio ed il patrimonio netto al termine dell’esercizio lo specifico coefficiente, che per il 2014 è pari al  4% (in luogo del 3% dello scorso anno).

Data la numerosità degli argomenti trattati, l'analisi dell'agevolazione ACE sarà suddivisa in due parti. La seconda parte sarà affrontata nella prossima Circolare del Giorno.

Indice

1. Premessa
2. Ambito soggettivo
3. Determinazione Ace 2014
4. Determinazione dell’incremento patrimoniale