Il sistema di valutazione dei pacchetti azionari è diverso da quello che presiede alla valutazione dell’azienda, per quanto quest’ultima costituisca la base della prima. Una quota azionaria del 30% del capitale non vale il 30% della valutazione complessiva dell’azienda, ma può valere più o meno del 30% secondo – rispettivamente – l’applicazione di un premio o di uno sconto a tale valore proporzionale. E l’applicazione di un premio o di uno sconto dipende dal giuoco della domanda e dell’offerta intorno al conseguimento o non conseguimento di una posizione di controllo societario, e dal fatto che il conseguimento di detto controllo venga realizzato o no nella misura utile. Tutto ciò a prescindere dall’entità della quota azionaria stessa.
Il testo, ribadisce il concetto di premio e di sconto, ed enumera i vari fattori o situazioni ( dalle poste di bilancio alle varie clausole statutarie e assetti proprietari ) che possono influire sulla previsione dell’uno e sulla previsione dell’altro, nonché sulla relativa misura di entrambi.
PREMESSA
1. RUOLO AUTONOMO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI PACCHETTI AZIONARI
2. POSTE DI BILANCIO
2.1. Assets non core
2.2. Disponibilità liquide
2.3. Azioni proprie
2.4. Azioni della società controllante
2.5. Partecipazioni
2.6. Business unit o rami di azienda
2.7. Obbligazioni convertibili in azioni
2.8. Riserve disponibili
2.9. Soci c.versamento con obbligo di restituzione
2.10. Aumenti di capitale
3. CLAUSOLE STATUTARIE
3.1. Organo amministrativo
3.2. Deleghe assembleari
3.3. Quorum statutari e soglie rilevanti
3.4. Vincoli di trasferimento delle partecipazioni
3.5. Cause di recesso
3.6. Assegnazione non proporzionale di quote
4. ASSETTI PROPRIETARI
5. CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA