La disciplina in materia di contratto a tempo determinato, contenuta nel D.Lgs 81/2015, si caratterizza per limitare il ricorso a questa tipologia contrattuale, interpretata come precaria per il dipendente (il quale ha la certezza di poter contare su un’occupazione solamente sino alla data di scadenza del contratto).
Tra i paletti normativi figura l’obbligatorietà di motivare l’utilizzo del rapporto a termine oltre la soglia dei 12 mesi complessivi intercorsi tra le parti (datore di lavoro e dipendente) – il c.d. “regime delle causali”. Queste ultime sono tassativamente previste dal legislatore ex art. 19 del D.Lgs 81/2015, valorizzano il ruolo della contrattazione collettiva, incaricata di definire nel dettaglio le motivazioni, pur con una clausola di salvaguardia, destinata alle situazioni in cui il contratto collettivo nulla preveda in materia di causali.
Temporaneamente, le motivazioni possono infatti essere declinate nel contratto individuale, negoziato dal dipendente direttamente con il datore di lavoro; tale possibilità è per consentita tuttavia per i soli contratti stipulati entro una determinata data, da ultimo estesa fino al 31.12.2026.
Isbn: 2499-5800