Sequestro per accertamento induttivo Cass.20883/2015

Sequestro per accertamento induttivo Cass.20883/2015

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione penale del 20 Maggio 2015: "Sequestro: basta l'accertamento induttivo"

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Data: 27/05/2015
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In materia di reati tributari, il giudice penale, mentre non è   vincolato dalle valutazioni compiute in sede di accertamento,   può tuttavia con adeguata motivazione, apprezzare gli elementi   induttivi in detta sede elementi probatori che  ritenga idonei a  sorreggere il suo convincimento.

Ai fini di verificare il superamento della soglia di punibilità di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 5, il giudice può legittimamente      avvalersi dell'accertamento induttivo dell'imponibile compiuto    dagli uffici finanziari; tale principio, affermato in relazione al giudizio    sulla responsabilità, vale innanzitutto nella sede cautelare, essendo riservato al giudizio di merito la verifica degli altri elementi  eventualmente acquisiti nel contraddittorio tra le parti, che "corroborino", od al contrario possano smentire, le affermazioni del Fisco. Queste, ancora una volta, le conclusioni della Corte di Cassazione penale nella sentenza n. 20883 del 20 Maggio 2015

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Sequestro per accertamento induttivo  - Cass. Penale n. 20883/2015 (PDF - 8 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

  1. Sequestro preventivo per equivalente : applicabilità ai reati tributari
  2. Utilizzo del p.v.c. e dell’accertamento induttivo da parte del giudice penale.
  3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA



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