Non costituisce giusta causa o giustificato motivo di licenziamento una mera svista commessa dal lavoratore nell'espletamento delle proprie mansioni e priva di conseguenze dannose per il datore di lavoro e/o per terzi (fattispecie relativa ad un errore commesso da un cassiere di banca nella contabilizzazione d'un addebito conseguente ad un'operazione di prelievo in contanti di Euro 2.000,00). Questo il principio enunciato dalla Corte di Cassaizone nella sentenza n. 25608 del 3 Dicembre 2014.
IL CASO
IL COMMENTO
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