Richiesta di permesso sindacale per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - Fac-simile

Richiesta di permesso sindacale per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - Fac-simile

Fac-simile di richiesta di permesso sindacale per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

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Data: 08/02/2013
Tipologia: Formula


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Per l’art. 50, comma 1, lett. e), lett. f), lett. h), lett. m), lett. n) e lett. o), del d.lgs. 81/2008 il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza può:

  • ricevere tanto le informazioni e la documentazione aziendale relative alla valutazione dei rischi e delle connesse misure di prevenzione, nonché quelle inerenti le sostanze e i preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l’organizzazione e gli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie professionali. Tale attribuzione è regolata dall’art. 50, comma 1, lett. e), del d.lgs. 81/2008. A prima vista, sembrerebbe che la disposizione citata riprenda l’art. 50, comma 1, lett. a), del decreto in esame, che riguarda il diritto del rappresentante per la sicurezza all’accesso ai documenti aziendali e, quindi, al documento di valutazione dei rischi. Non è così! A mio avviso, ci troviamo in presenza di due fattispecie distinte, da un lato il RLS ha in ogni momento, di sua iniziativa, un diritto di accesso alle informazioni ed alla documentazione e dall’altro conserva in ogni caso il diritto di ricevere dal datore di lavoro tale documentazione; 
  • ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza (art. 50, comma 1, lett. f), del d.lgs. 81/2008). La norma è riferibile sia alle informazioni di cui è destinatario il datore di lavoro e che quest’ultimo ha l’obbligo di trasmettere al RLS/RLST, sia a quelle di diretta provenienza dagli organi di controllo;
  • promuovere una serie di iniziative promozionali, che si concretizzano in riunioni periodiche (art. 50, comma 1, lett. l), del d.lgs. 81/2008); in proposte (art. 50, comma 1, lett. m), del d.lgs. 81/2008); in osservazioni durante le ispezioni e verifiche dell’autorità di vigilanza (art. 50, comma 1, lett. i), del d.lgs. 81/2008) ed in proposte sull’attività di prevenzione (art. 50, comma 1, lett. n), del d.lgs. 81/2008); 
  • ricorrere all’autorità competente - art. 19, comma 1, lett. o), del d.lgs. 81/2008 - qualora ritenga che siano inadeguate le misure di prevenzione e protezione adottate dal datore di lavoro al fine di garantire la sicurezza e la salute.



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