Dopo mesi di incontri, riflessioni e indiscrezioni finalmente nero su bianco i punti su cui Governo e sindacati hanno trovato un accordo su una piattaforma minima di riforma pensioni riguardante l'uscita anticipata, la ricongiunzione gratuita dei contributi , l'aumento per le pensioni minime. In estrema sintesi il documento, che alleghiamo, annuncia innanzitutto che le risorse a disposizione saranno 6 miliardi da spalmare dal 2017 al 2019 e che comunque per le organizzazioni sindacali il percorso non è ancora definito e si articola in due fasi, la prima da realizzare nella legge di stabilità 2017 e la seconda nel biennio successivo .
I punti della prima fase che si possono considerare acquisiti ed entreranno nella prossima finanziaria sono:
- l'ampliamento della no tax area per i pensionati in modo da adeguarla alla soglia prevista per i lavoratori dipendenti 8,150 euro
- la ricongiunzione non onerosa dei contributi versati in gestioni e casse diverse, compreso il riscatto della laurea , anche per chi ha raggiunto il minimo contributivo in una cassa. L'assegno pensionistico sarà calcolato con il meccanismo del prorata
- erogazione della quattordicesima per 1,2 milioni di pensionati in piu rispetto ad oggi e aumento dell'importo per chi già la riceve (sono circa 2,1 milioni di pensionati con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo annuo INPS)
- agevolazioni per l'uscita anticipata con 62 anni di età per i lavoratori "precoci" con 12 mesi di contributi versati prima dei diciannove anni
- flessibilità in uscita con il meccanismo finanziario APE, che potrà essere agevolato, volontario o sostenuto dalle imprese oppure con il meccanismo RITA (un anticipo su eventuali fondi pensione privati che verranno agevolati con specifiche specifiche misure fiscali)
- anticipo di 12-18 mesi , a partire dal 2017, per i lavoratori che abbiano svolto attività usuranti definite dal decreto 67/2011), sia per un periodo di tempo almeno pari a sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa,oppure per almeno metà dell'intera vita lavorativa,con semplificazioni nella documentazione necessaria.
Nella seconda fase i sindacati chiedono al governo l'impegno ad adottare "ulteriori misure di riforma del sistema previdenziale in particolare sul meccanismo di calcolo contributivo, per renderlo più equo e flessibile, per affrontare il tema dell’adeguatezza delle pensioni dei giovani ..". Il confronto continuerà dunque nei prossimi mesi.