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FONDO PERDUTO DEL DL SOSTEGNI PER LE PARTITE IVA SI RICHIEDE DA OGGI 30 MARZO 2021

Fondo perduto del DL Sostegni per le partite IVA si richiede da oggi 30 marzo 2021

Dal 30 marzo e fino al 28 maggio può essere inviata telematicamente l'istanza per richiedere il contributo a fondo perduto per le PIVA del Sostegni. Ecco una guida per richiederlo

Ascolta la versione audio dell'articolo

A che spetta il contributo a fondo perduto del DL Sostegni

Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dalla emergenza epidemiologica è riconosciuto un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita IVA che:

  • svolgono attività d’impresa
  • arte o professione
  • o producono reddito agrario
  • agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali

residenti o stabiliti nel territorio dello Stato

Condizioni per beneficiare del contributo a fondo perduto del DL Sostegni 

  1. Il contributo spetta esclusivamente ai soggetti titolari di reddito agrario (di cui all'art 32 del TUIR), nonché ai soggetti titolari di reddito di impresa, arte o professione con ricavi o compensi non superiore a 10 milioni di euro nel 2019
  2. il contributo spetta se l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nell'anno 2020 sia inferiore ad almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019. 

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti suddetti.

1) Come calcolare il contributo a fondo perduto del DL Sostegni

L'ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale:

  • alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020
  • e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019

La suddetta percentuale può essere pari:

  1. al 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100 mila euro
  2. al 50% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 100 mila euro e inferiori a 400 mila euro
  3. al 40% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400 mila euro e inferiori a 1 milione di euro
  4. al 30% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  5. al 20 % per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro 

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 ai fini della media di cui si è detto rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della P.IVA

Per alcuni esempi di calcolo del contributo leggi 

Contributo a fondo perduto DL Sostegni: come richiederlo e alcuni esempi di calcolo

2) Come compilare l'istanza per richiedere il contributo a fondo perduto del DL Sostegni

Dal 30 marzo al 28 maggio 2021 sarà possibile inviare telematicamente l'istanza per la richiesta del contributo a fondo perduto disposto dall’art. 1 del D.L. 22 marzo 2021 n.41 così come previstp dal Provvedimento 77923/2021 del 23 marzo 2021 dall’Agenzia delle Entrate.

Scarica il Modello con le relative istruzioni

L’istanza deve contenere le seguenti informazioni: 

  • il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo; 
  • il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica, ovvero, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale; 
  • nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius; 
  • l’indicazione se i ricavi o compensi del secondo periodo di imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto in oggetto sono inferiori o uguali a 100.000 euro, sono superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro, sono superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro, sono superiori ad 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro oppure sono superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 
  • l’indicazione se il soggetto richiedente ha attivato la partita IVA a partire dal 1 gennaio 2019; 
  • l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi riferiti alle operazioni effettuate nell’anno 2019; 
  • l’importo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi riferiti alle operazioni effettuate nell’anno 2020; 
  • la scelta, irrevocabile, se utilizzare l’intero importo del contributo come credito d’imposta ovvero ottenere il versamento diretto della somma; 
  • l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo; 
  • il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa. 

L’istanza deve contenere inoltre: 

  1. la dichiarazione che il richiedente è un soggetto diverso da quelli indicati al comma 2 del citato articolo 1 del decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021 ovvero non sia tra i soggetti espressamente esclusi dal contributo
  2. la data di sottoscrizione e la firma dell’istanza.

3) Come si presenta l'istanza per richiedere il contributo a fondo perduto del DL Sostegni

La trasmissione dell’Istanza può essere effettuata a partire dal giorno 30 marzo 2021 mediante:

  • i canali telematici dell’Agenzia delle entrate 
  • il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

L’Istanza può essere trasmessa direttamente:

  • dal richiedente 
  • tramite un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del DPR 322/98 e successive modificazioni, con delega di consultazione:
    • del Cassetto fiscale del richiedente, di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 luglio 2013, 
    • ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi” di cui al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 5 novembre 2018 e successive modificazioni
  • tramite intermediario con specifica delega per la sola trasmissione dell’Istanza. A tal fine l’intermediario inserisce nell’Istanza anche la sua dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale attesta di aver ricevuto la delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’Istanza stessa. 

Per approfondimento si legga Chi può presentare l'istanza per il fondo perduto del Decreto Sostegni?

Attenzione va prestata al fatto che in caso di errore, si può presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa. 

L’ultima istanza trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate per le quali non è stato già eseguito il mandato di pagamento del contributo ovvero non sia stato comunicato il riconoscimento del contributo nel caso di scelta di utilizzo dello stesso come credito d’imposta. 

A seguito della presentazione dell’istanza è rilasciata una prima ricevuta che ne attesta la presa in carico, ai fini della successiva elaborazione, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti

Successivamente alla ricevuta di presa in carico l’Agenzia delle entrate effettua dei controlli sulle informazioni contenute nell’istanza e, in caso di superamento degli stessi, comunica l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (ovvero il riconoscimento del contributo nel caso di scelta di utilizzo dello stesso come credito d’imposta) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, accessibile al soggetto richiedente ovvero ad un suo intermediario delegato. 

Per approfondimenti sui controlli dell'Agenzia delle Entrate si legga Fondo perduto P.IVA: i controlli dell'Agenzia delle Entrate prima della erogazione

Nella medesima area riservata, in caso di mancato superamento dei controlli, l’Agenzia delle entrate comunica l’eventuale scarto dell’istanza, evidenziando i motivi del rigetto. 

Nel caso in cui l’istanza sia stata accolta ai fini del pagamento o del riconoscimento del credito d’imposta non è possibile trasmettere ulteriori istanze, mentre è consentita la presentazione di una rinuncia.

Successivamente alla comunicazione – nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – dell’avvenuto mandato di pagamento (ovvero del riconoscimento del contributo nel caso di scelta di utilizzo dello stesso come credito d’imposta), viene inviata una seconda ricevuta. 

Le ricevute sono messe a disposizione del soggetto che ha trasmesso l'Istanza nella sezione “Ricevute” della propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate (“la mia scrivania”) e nella sezione “Contributo a fondo perduto - Invii effettuati” del portale “Fatture e Corrispettivi”. 

Si specifica che qualora l’istanza è trasmessa da un intermediario, l’Agenzia delle entrate trasmette al richiedente una comunicazione contenente l’informazione che è stata trasmessa una Istanza o una rinuncia ad una Istanza precedentemente presentata. 

Tale comunicazione è inviata mediante messaggio di posta elettronica certificata all’indirizzo presente nell’Indice Nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC) istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico. 

Successivamente all’accoglimento dell’Istanza, la medesima informazione è, altresì, messa a disposizione del richiedente nella sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito” del portale “Fatture e Corrispettivi”

Rinuncia al contributo a fondo perduto del DL Sostegni

È possibile presentare una rinuncia all’istanza precedentemente trasmessa, da intendersi come rinuncia totale al contributo.

La rinuncia può essere trasmessa anche oltre il termine del 28 maggio, l'istanza di richiesta così come l'istanza di rinuncia può essere presentata da un intermediario di cui ai punti precendenti.

4) Erogazione del contributo

L’erogazione del contributo è effettuata mediante accredito sul conto corrente identificato dall’IBAN indicato nell’Istanza, intestato al codice fiscale del soggetto, persona fisica ovvero persona diversa dalla persona fisica, che ha richiesto il contributo. 

L’Agenzia delle entrate verifica che il conto sul quale erogare il bonifico, identificato dal relativo codice IBAN, sia intestato o cointestato al codice fiscale del soggetto richiedente. 

La predetta verifica è effettuata mediante un servizio realizzato da PagoPa S.p.A. con la quale l’Agenzia delle entrate stipula specifico accordo. 

Il contributo, su specifica scelta irrevocabile del richiedente, può essere utilizzato, nella sua totalità, come credito di imposta, esclusivamente in compensazione mediante la presentazione del modello F24 attraverso i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle entrate. 

Il predetto credito di imposta sarà fruibile solo a valle dei controlli degli esiti dell’istanza e successivamente alla comunicazione di riconoscimento del contributo riportata nell’area riservata di consultazione degli esiti del portale “Fatture e Corrispettivi”.

Si precisa che il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileva altresì ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR e non concorre alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’IRAP. 

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