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REGNO UNITO: APPROVATO IL BUDGET 2018/2019

Regno Unito: approvato il Budget 2018/2019

Approvata il 29 ottobre 2018 la finanziaria del Regno Unito per il 2018/2019: agevolazioni per gli investitori esteri ma lotta all'evasione e elusione

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Il Cancelliere dello Scacchiere, lunedi 29 ottobre 2018, ha consegnato il piano finanziario, Budget, del Regno Unito per l’anno 2018/2019.

La finanziaria è stata deliberata sullo sfondo delle negoziazioni con l'Unione Europea in merito alla Brexit.

Non sorprende che in un tale contesto ci siano stati alcuni accattivanti annunci volti a rafforzare l’immagine del Regno Unito come giurisdizione favorevole ad attirare investimenti con una tassazione competitiva.

Accanto a questo orientamento, tuttavia, sono state inserite nel “Budget 2018” tutta una serie di misure volte a contrastare l’evasione: dal 2010 il governo ha introdotto oltre 100 misure per reprimere ulteriormente l'elusione, la pianificazione fiscale aggressiva e tutte quelle manovre poste in essere per erodere la base imponibile e sottrarre imposte al fisco, mediante la traslazione di profitti da Paesi ad alta imposizione a Paesi a tassazione nulla o ridotta.

Si riportano di seguito le più importanti misure previste dalla Finanziaria 2018:

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1) Imposta sul reddito personale e contributi previdenziali

Il governo si impegna a mantenere basse le tasse per incoraggiare i lavoratori a risparmiare ed ha aumentato, nel corso degli anni, la Personal Allowance (soglia al di sotto della quale non si pagano imposte) portandola da £ 6,475 nel 2010-11 a £ 11,850 nel 2018-19.

La Finanziaria annuncia che il governo si impegnerà a portare la Personal Allowance a £ 12,500 da aprile 2019, un anno prima del previsto.

Tale aumento comporterà, per il contribuente base, un risparmio d’imposta di £ 130 rispetto al 2018-19 ed un risparmio di £ 1,205 rispetto all’esercizio fiscale 2010-11.

La soglia dei redditi personali assoggettabili al 40% d’imposta passa da £ 46,350 a £ 50,000 e rimarrà allo stesso livello nel periodo d’imposta 2020/21; circa un milione di contribuenti beneficeranno di tale cambiamento.

2) Riforma delle indennità per l'occupazione

Per sostenere le piccole imprese, a partire dal mese di aprile 2020 il governo limiterà l'accesso all’indennità per l’occupazione ai soli datori di lavoro che nell’anno precedente hanno maturato contributi previdenziali per un importo inferiore a £ 100,000.

L’indennità per l’occupazione fornisce alle imprese ed enti di beneficenza fino a £ 3,000 di sconto sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Oltre il 99% delle microimprese ed il 93% delle piccole imprese avranno comunque diritto all'Employment Allowance.

Pensioni e tassazione sui risparmi

La soglia annuale massima di versamenti pensionistici salirà a £ 1,055,000 nel periodo d’imposta 2019-20, mentre, per i redditi derivanti da interessi sui risparmi, rimane in vigore la soglia di £ 5,000 al di sotto della quale non si applica alcuna tassazione.

3) Imposta sul reddito d’impresa

Nonostante i “rumors” dei media, alimentati dalle incertezze sui negoziati per il Brexit, dessero già per certo il congelamento dell’imposta sul reddito d’impresa “Corporation Tax” al 19%, nella Finanziaria è stata confermata l’aliquota del 17% a partire da Aprile 2020.

Indennità annuale per gli investimenti in immobilizzazioni materiali (AIA)

Il governo aumenterà l'Indennità annuale per gli investimenti in immobilizzazioni materiali, Annual Investment Allowance (AIA), che passerà da 200 mila sterline ad 1 milione per tutti gli investimenti in impianti e macchinari realizzati a partire dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020, per stimolare gli investimenti aziendali.

Imposta sulle società: modifiche alla definizione di stabile organizzazione

Sono state annunciate modifiche alla definizione di stabile organizzazione per impedire ai gruppi aziendali di frammentare artificialmente la loro attività per evitare di creare una stabile organizzazione e sfruttando, così, le disarmonie fiscali presenti a livello nazionale e internazionale con la finalità di ottenere indebiti vantaggi fiscali.

Materialmente, le modifiche saranno introdotte modificando la sezione 1143 della Corporation Tax Act 2010, negando in tal modo l'eccezione della stabile organizzazione per le attività commerciali d’impresa che, viste singolarmente, potrebbero essere di natura preparatoria o ausiliaria (che a norma del trattato OCSE non rappresentano Stabile Organizzazione) ma che, se unitariamente considerate, fanno parte di un più ampio insieme di attività commerciali condotte dall’impresa.

Tale disposizione si applica se le attività combinate “costituiscono funzioni complementari che fanno parte di un’operazione economica coesa “.

Tassazione degli utili da royalties detenuti da società aventi residenza in giurisdizioni a bassa tassazione

Come annunciato nella Finanziaria 2017, il governo sta introducendo una legge che entrerà in vigore nel periodo fiscale 2018-19 per tassare i redditi derivanti da royalties detenute da società residenti fiscalmente in giurisdizioni a bassa tassazione.

Tale imposta sarà applicata agli utili generati da tali brevetti per effetto di operazioni di vendita sul territorio del Regno Unito.

Tale normativa ha come target i gruppi multinazionali che detengono asset che generano proventi significativi, attraverso le vendite nel Regno Unito, ed hanno stipulato accordi che assicurano che il reddito sia percepito in giurisdizioni offshore in cui le aliquote d’imposta sono molto basse se non pari a zero.

Le misure si applicheranno generalmente alle società residenti in giurisdizioni che non hanno un trattato fiscale con il Regno Unito.

L’imposta verrà calcolata sull'importo lordo dei proventi piuttosto che sul profitto dopo la deduzione delle spese.

È importante sottolineare che l’imposta sul reddito potrà essere richiesta a tutte le società/persone collegate, che saranno responsabili in solido, in caso di mancato pagamento delle imposte da parte di un'entità non residente nel Regno Unito.

Imposta sui servizi digitali

Da Aprile 2020, il governo introdurrà una nuova tassa pari al 2% dei ricavi generati da alcune imprese digitali.

Tale operazione ha lo scopo di garantire che l'importo delle imposte che le società digitali pagano nel Regno Unito rifletta i profitti che derivano dalle vendite verso i loro clienti UK.

La nuova imposta si applicherà:

  • Ai ricavi generati dalla fornitura delle seguenti attività commerciali: motori di ricerca internet, piattaforme di social media e mercati online;
  • Ai ricavi derivanti da vendite a clienti UK, con una franchigia di 25 milioni di sterline annue;
  • Ai gruppi internazionali che generano ricavi globali superiori a £ 500 milioni annue.

Limitazione della perdita di capitale aziendale

Per garantire che le grandi aziende paghino le imposte quando realizzano capital gain significativi, il governo allineerà il trattamento fiscale delle minusvalenze patrimoniali con il trattamento delle perdite d’esercizio.

A partire dal 1° aprile 2020, il governo limiterà la percentuale di capital gain annuale che potrà essere compensato con minusvalenze patrimoniali portandola al 50%.

La misura includerà una soglia (5 milioni di sterline) al di sotto della quale non saranno previste restrizioni.

Consultazione sulla Stamp Duty Land Tax (Tassa sull’acquisto di proprietà immobiliari nel Regno Unito) per non residenti

Il governo pubblicherà una consultazione a Gennaio 2019 proponendo un aumento della SDLT pari all'1% per i non residenti che acquistano immobili residenziali in Inghilterra e nell'Irlanda del Nord.

4) Redditi immobiliari nel Regno Unito di residenti non britannici

In seguito alle misure precedentemente annunciate, che sono state oggetto di processi di consultazione, la Finanziaria 2018 ha confermato due sostanziali modifiche relative alla tassazione dei redditi derivanti da proprietà immobiliari detenute sul suolo britannico da parte di non residenti UK:

  • Le società non residenti nel Regno Unito che ricevono redditi da locazione di immobili UK, saranno tassate mediante assoggettamento all’imposta ordinaria prevista per le società piuttosto che quelle previste per le persone fisiche.

Questa misura è finalizzata a garantire un trattamento fiscale egalitario per società residenti e non nel Regno Unito. Tale normativa avrà effetto a partire dal 6 aprile 2020;

  • Le plusvalenze su cessioni di partecipazioni di società non residenti che detengono immobili non residenziali nel Regno Unito rientrano nell'ambito di applicazione della tassa britannica. Tale norma entrerà in vigore per le cessioni effettuate a partire dal 6 aprile 2019.

In conclusione, l'obiettivo del governo è garantire un sistema fiscale equo e sostenibile, che rifletta i modi in cui le persone lavorano e le imprese operano, assicurando che tutti continuino a pagare la loro giusta quota di tasse e consentendo alle famiglie di aumentare i loro risparmi.

Mentre il Regno Unito si prepara a lasciare l'UE, il governo sta adottando ulteriori misure per garantire un futuro positivo investendo in servizi pubblici, sostenendo le imprese e aumentando gli standard di vita in tutto il paese.

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