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CONTRIBUENTI MINIMI: NUOVE REGOLE CON LA MANOVRA CORRETTIVA

Contribuenti minimi: nuove regole con la manovra correttiva

Il regime dei contribuenti minimi cambia dal 1° gennaio 2012, molte le novità nella bozza della manovra.

Ascolta la versione audio dell'articolo
Aliquota ridotta al 5%, accesso ai giovani fino ai 35 anni e durata del regime di 5 anni. Questi i punti fondamentali della riforma del regime dei contribuenti minimi, prevista all’art. 27 della bozza della manovra correttiva 2011. Le modalità attuative delle nuove regole saranno definite con appositi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.

1) Le novità della manovra

Dal 1° gennaio 2012 potranno accedere al regime dei minimi solo i giovani fino a 35 anni d’età. Con l’intento di creare un regime fiscale vantaggioso per i giovani imprenditori, la bozza della manovra correttiva prevede la riforma della disciplina dei contribuenti minimi, in vigore da solo 3 anni e introdotta dall’art. 1, commi 96-117, della L. 244/2007.

Oltre al limite d’età è prevista una durata massima di 5 anni del regime agevolato purché sussistano congiuntamente le seguenti condizioni:

  • il contribuente non abbia esercitato attività artistica professionale o impreditoriale negli ultimi 3 anni;
  • l’attività non costituisca mera prosecuzione di un’altra svolta precedentemente (salvo il periodo di pratica obbligatorio).È prevista, invece, la possibilità che il contribuente continui l’attività svolta da un altro soggetto se i ricavi dell’anno precedente a quello di accesso al regime non superano i 30.000 €.

L’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, inoltre, viene ridotta al 5%.

Regime ad hoc anche per coloro che pur non potendo beneficiare del regime o vi fuoriescano, sono in possesso dei requisiti di cui ai commi 96 e 99 dell’art. 1 della L. 244/2007. Tali soggetti, infatti, pur non potendo più usufruire dell’imposta sostitutiva e dell’esclusione dagli studi di settore saranno comunque:

  • esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, dalle liquidazioni e dai versamenti periodici Iva;
  • esenti dall’Irap.

Secondo la nuova disciplina il regime dei minimi cessa quando i contribuenti:

  • nell’anno solare precedente:
    • hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi superiori a € 30.000;
    • hanno effettuato cessioni all’esportazione;
    • hanno erogato somme sotto forma di utili di partecipazioni agli associati con apporto costituito da solo lavoro;
    • hanno sostenuto spese per lavoratori dipendenti, collaboratori co.co.co. o collaboratori a progetto;
  • nel triennio solare precedente, hanno effettuato acquisti di beni per un ammontare complessivo superiore a € 15.000;
  • si avvalgono di regimi speciali Iva;
  • sono non residenti;
  • effettuano esclusivamente o prevalentemente cessioni di immobili ex articolo 10, numero 8), DPR 633 del 1972 o di mezzi di trasporto nuovi ex articolo 53, comma 1, del Decreto Legge numero 331 del 1993;
  • sono soci/associati di società di persone, associazioni professionali o srl trasparenti ex art. 116 del Tuir.

Le modifiche apportate con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra correttiva :www.fiscoetasse.com/approfondimenti/10473-la-riforma-della-disciplina-dei-contribuenti-minimi-il-testo-definitivo-della-manovra-correttiva.html 

Allegato

Decreto Legge Manovra Correttiva 2011
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Commenti

Luigia Lumia - 20/01/2013

l'articolo è precedente alle modifiche. In fondo all'articolo c'è il link ai nuovi requisiti. La sua interpretazione è corretta.

lalla - 14/01/2013

Avete dato informazioni scorrette sul limite dei 35 anni che non c'e'. Infatti NON esiste una causa di esclusione legata all’età. Il nuovo regime dei minimi può quindi essere fruito anche da persone che hanno più di 35 anni e persino da pensionati o lavoratori che hanno perso l’impiego a causa di licenziamento. La differenza tra soggetto sotto i 35 anni e sopra i 35 anni è semplicemente sul periodo di permanenza, ossia, fermo restando il rispetto di tutti gli altri requisiti previsti, chi inizia dopo i 35 anni può rimanerci al massimo per 5 anni (inizio a 55 anni - termine a 59 anni) chi inizia prima dei 35 anni può rimanerci per cinque anni o più se al quinto anno di permanenza non ha ancora compiuto i 35 anni (soggetto che inizia a 25 anni ci può rimanere 10 anni, cioè fino al periodo d’imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età).

ferruccio mannino - 27/09/2011

Non mi è chiaro se chi ha più di 35 anni può continuare con il regime dei minimi fino al 5°anno per esempio: dopo 3 anni di regime al 1°gennaio 2012 con più di 35 anni si può utilizzare il vecchio regime per altri 2 anni ?

Emanuela - 12/09/2011

Aprendo la partita iva a Settembre/2011 con età anagrafica di 30 anni il regime del 5% si applica dal 2012? il che significa che fino al 31/12/2010 si applicherà vecchio regime?

Luigia Lumia - 12/09/2011

fino al 31 dicembre 2011 si applicherà in vecchio regime dal 1 gennaio 2012 fino al raggiungimento dei 35 anni, se ci sono tutti gli altri requisiti, il nuovo regime.

karma - 07/09/2011

Anche io vorrei sapere se dovendo aprire partita iva con imposta sostitutiva al 5% ci si possa già muovere adesso o convenga attendere gennaio 2012.

Luigia Lumia - 12/09/2011

secondo me se hai i requisiti puoi aprire anche ora. fino al 31 dicembre 2011 si applicherà il vecchio regime dal 1 gennaio 2012 il nuovo.

Vito - 05/09/2011

Ho aperto la partita IVA a fine 2009.... Naturalmente perchè esisteva la legge dei contribuenti minimi... Con questa manovra, sto seriamnete pèensando di chiudere l'attività e farmi mantenere dallo Stato!!!

Nando - 05/09/2011

Buongiorno a tutti, volevo chiedervi ma oggi 5 settembre 2011 volendo aprire una partita iva quale sarebbe il regime fiscale più conveniente??? Devo aspettare il 1 gennaio 2012 o posso aprire la partita iva adesso??? Ciao grazie.

Luigia Lumia - 12/09/2011

dovendo aprire la partita Iva ora devi valutare se hai i requisiti per il nuovo regime dei minimi. Se li hai puoi aprire la partita Iva anche ora... naturalmente il nuovo regime di applicherà dal 1 gennaio 2012.

saralo - 02/09/2011

scusate ma mera prosecuzione del lavoro precedente anche da dipendente... es io sono dipendente a tempo pieno come professionista sanitaria da dicembre 2009, da gennaio 2010 ho in più aperto partita iva per seguire pazienti anche privatamente, ma questo non è correlato al mio lavoro da dipendente, cioè la mia professione è quella ma sono due cose separate, con pazienti differenti ecc ed ero nei minimi... ora no?

Luca - 14/08/2011

Salve,qualcuno mi sa dire se posso continuare a gennaio 2012 la mia attività( regime dei minimi) iniziata nel luglio 2008( pittore/cartongessista) avendo 42 anni? Grazie Luca Vianello

Ery - 02/09/2011

Si ma per te il 2012 sarà l'ultimo anno con aliquota agevolata al 5%.

daniele - 11/08/2011

ho letto le clausole dela suddetta manovra e sono rimasto allibito da quante restrizioni ho apportato per la riduzione dell'aliquota del 5% , quasi come se ti dessero lo zuccherino e poi ti rendi conto di quanto amaro e' , ti fanno credere che stanno facendo riforme per aiutare l'imprenditoria giovanile e poi ti riempono di postille per cui e' quasi impossibile rientrare nei requisiti , cioe' non so se avete contato le restrizioni....ce ne sono allincirca 10 , io sono un ragazzo di 32 anni e forse anche io come tanti non potro' usufruire diquesta agevolazione, io sono un agente di commercio e da gennaio che sono nel regime dei minimi e da gennaio 2012 vorrei aprire una aziendina mia , ma una di queste 10 restrizioni dice che questa agevolazione cessa se nel triennio precedente si e avvalso di un regime speciale iva......io ora sono fiscalmente nel regime dei minimi col mio lavoro e non capivo se questa mia attuale posizione era proprio denigratoria per avera questa famosa"aliquota del 5%", se qualche d'uno ha gia' sviluppato questo punto sarei felice di saperlo, in tal caso chiedero'al commercialista appena torna dalle ferie.....e comunque e' un governo subdolo e ridicolo.

luigi colombo - 08/08/2011

Non è chiaro, dalla formulazione della norma, se la condizione per cui “l’attività d’impresa o professionale intrapresa non deve costituire mera prosecuzione di un’altra attività precedentemente svolta, sia sotto forma di lavoro dipendente che autonomo” riguardi anche (o escluda) l’attività eventualmente svolta in precedenza sotto la forma del lavoro “parasubordinato” (co.co.co o co.co.pro.). Il comma 2b lascia però il sapore e l' idea che il legislatore abbia voluto dire "tutte le condizioni possibili". che ne pensate? A sostegno di ciò, governo e l' agenzia delle entrate stessa sostiene che il 4% soltanto delle persone potranno aderire al nuovo regime al 5% : è quindi plausibile che , nel prospettare i conteggi, siano stati esclusi coloro i quali semplicemente si aspettano di migrare dall' attuale regime dei minimi al nuovo regime al 5%, e questo solamente perchè rispondono ai due presupposti a) si aver aperto l' attività dopo il primo gennaio 2008 b) di non aver superato i 30000 € o quanto al comma 9 art.1 legge 244 interessante è anche il comma 3, su cui le chiedo un parere in fondo: "Coloro che, per effetto delle disposizioni di cui al comma 1, pur avendo le caratteristiche di cui ai commi 96 e 99 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, non possono beneficiare del regime semplificato per i contribuenti minimi ovvero ne fuoriescono, fermi restando l'obbligo di conservare, ai sensi dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni, i documenti ricevuti ed emessi e, se prescritti, gli obblighi di fatturazione e di certificazione dei corrispettivi, sono esonerati dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte dirette e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' dalle liquidazioni e dai versamenti periodici rilevanti ai fini dell'IVA previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 100. I soggetti di cui al periodo precedente sono altresi' esenti dall'imposta regionale sulle attivita' produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446" in pratica per la gran parte di quel 96% si prospetta un nuovo regime ibrido tra il vecchio dei minimi e l' ordinario: sebbene abbia trovato pareri univoci, mi viene il dubbio sulla parte riguardante l' IVA: se non tengo le scritture contabili, non la devo liquidare e versare periodicamente, ciò che significa? la verso in sede di dichiarazione e basta? non c'è? .... forse potevano essere un filo più chiari?

stefano - 22/07/2011

la realtà è una sola, siamo praticamente già falliti, ma non ce lo vogliono ancora dire. La nostra è una classe dirigente di bancarottieri che vuole guadagnare fino in fondo sul nostro dissesto distraendo i nostri beni nelle loro tasche finchè è possibile. Questa è una nazione senza speranza, mi spiace solo per i giovani a cui auguro di riuscire di far fortuna all'estero perchè qui oramai è impossibile per le persone oneste...

mauri - 17/07/2011

ancora una volta a rimetterci siamo sempre noi. se per ora in qualche modo sono riuscito ad andare avanti, da gennaio chiuderò e mi metterò a lavorare in nero o meglio vado in libia e poi torno in italia, così ho diritto alla diaria, all'alloggio e a tutte quelle belle agevolazioni che il nostro stato da a chi non è italiano e non è in regola con nulla. perché aumentiamo la benzina per aiutare i profughi! i profughi di che cosa?da una guerra scappano di solito anziani, donne e bambini e magari poveri senza iphone o altri apparecchi di ultima generazione; proprio "uguali" a quelli tra i 16 e i 28 anni che si vedono arrivare tutti i giorni con i barconi. Qui in liguria gli hanno dato degli appartamenti nuovi di zecca sulla spiaggia, poverini, poi scrivono i giornali che ci sono solo due appartamente in edilizia popolare per i "nostri italiani" che hanno bisogno. cosa dobbiamo ancora fare e quanto dobbiamo aspettare prima di fare un rivoluzione che mandi tutti quanti questi bei politici e dirigenti all'altro mondo. Con le loro pensioni si risanerebbe il bilancio in un anno, invece quelle non si toccano mai!!!! Hanno diritto a tutto gratis, voli, treni, escort e quant'altro. E' ora di finirla, uniamoci finalmente e da popolo bue diventiamo soggetti attivi di una rivoluzioni che ci riporti in vita!!!!! sveglia italia ci stanno uccidendo!!!!!

Viviana - 17/07/2011

Chi ha più di 35 anni passa automaticamente al regime semplificato ? Comunque è una vergogna, alla fine se è così vengono colpite sempre le fasce più deboli.

Paolo - 14/07/2011

Tra gli emendamenti passati oggi al Senato c'è l'estensione del periodo del regime agevolato fino al 35° anno di età. Oltre la durata è di solo 5 anni.

massimo - 14/07/2011

Scusate ma nel file allegato " manovra correttiva 2011" a pag. 85 l'articolo 27 parla di queste correzzioni ma non menzione il fatto dei 35 anni...!? Qualcuno sa' qualcosa di preciso . ciao grazie xy

Sonila - 11/07/2011

In base all'ultima bozza del decreto è stato tolto il limite anagrafico dei 35 anni per accedere al nuovo regime. Provvederemo ad aggiornare il testo dello speciale. Saluti. Sonila

massimo - 11/07/2011

Ma uno che c'e' gia e ha piu' di 35 anni puo' starci fino allo scadere dei 35 anni oppure deve uscire ?

Sonila - 11/07/2011

In base all'ultima bozza del decreto è stato tolto il limite anagrafico dei 35 anni per accedere al nuovo regime. Saluti. Sonila

Valentino - 08/07/2011

Avete scritto "Aliquota ridotta al 5%, accesso ai giovani fino ai 35 anni e durata del regime di 5 anni." ma nel file allegato non c'e' traccia dei 35 anni?

simona - 08/10/2011

esatto.chi non è competente in una materia deve tacere, non difffondere incertezze o peggio fesserie- non pare ci siano sbarramenti oltre i 35, solo la durata massima sarà di 5 anni x chi ha più di 35. x gli altri il regime potrà durare oltre i 5 anni.

Fanculo - 06/07/2011

E' veramente vergognoso.Due anni fa un governo formula un regime. Molti vi aderiscono e cominciano a farsi i loro conti.Un regime semplice che ti toglie di dosso le tenaglie degli studi di settore e dei parametri, che ti consente di tenere anche da solo la contabilità e, dopo il tempo necessario per avviare una "MINIMA" attività...di poterci tutto sommato campare. Tolgono il regime!Schifo per tre motivi: 1) si porta l'acqua al naso a chio l'aveva fino al collo 2) si fanno controriforme proprio quando stanno entrando a regime le riforme 3) si mette la mani nelle tasche dei più poveracci!!Il Governo che non doveva mettere le mani nelle tasche degli italiani!!

Massi - 06/07/2011

Trovo vergognosa la presa di posizione fiscale di questo governo. Due cose su tutte: Ai medio-grandi proprietari immobiliari è stata concessa una tassazione DIMEZZATA sul reddito dei fabbricati abitativi (a chi possiede una casetta in affitto la cedolare NON CONVIENE!!!). Ai piccoli professionisti da meno di 30 mila euro con quattro fatture in croce viene tolta la medesima imposta sostitutiva e si torna a impazzire con gli studi di settore (con buon pace di tre miei amici avvocati, che fatturano difese d'ufficio per 12.000 euro e pagheranno più tasse, in proporzione, di un proprietario di 50 appartamenti locati ed impazziranno di Studi di Settore incongrui.....).

claudio - 07/07/2011

concordo pienamente con quanto sopra, sono agente immobiliare, posso confermare che la cedolare secca è un bel regalo ai ricchi proprietari di molti immobili, che tristezza questo governo.

PASQUALE MUSILLO - 10/07/2011

Sono daccordissimo con Masi ed aggiungo, che non si può fare il risanamento dei conti pubblici colpendo sempre i piccoli. Tremonti dovrebbe prima farsi restituire dai furbacchioni tutta quella ricchezza che è stata sottrattta al ceto medio basso con l'entrata in vigore dell'euro e con il mercato unico. Purtroppo, i nostri onorevoli fanno solamente i fattacci propri e non la sana politica della nazione.

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