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Utile fiscale, cassa e prelievo c/soci nella sas

Buongiorno a tutti, ho fatto alcune ricerche per comprendere una critica ricevuta dalla commercialista, ma fatico a capire.

l'osservazione riguarda il conto "prelievo c/soci", che supera l'utile dichiarato.

Talvolta accade che per effetto ad esempio di ammortamenti pluriennali (esempio un immobile pagato con leasing in 9 anni ma che dopo 20 è ancora in ammortamento) o di iperammortamenti, l'utile è ridotto, ma siccome non ad ogni ammortamento corrisponde un pagamento, la cassa cresce.

Faccio un esempio perche magari non mi sono spiegato bene:

Ricavi 500
Costi 450 (400 relativi ad effettive uscite, e 50 relativi a vecchi ammortamenti senza una corrispondente uscita)
Cassa 100
Utile 50

Se i soci prendono piu di 50, stanno prelevando piu dell'utile, se non lo fanno, negli anni nella cassa si accumuleranno somme.

Qual'è la giusta scrittura affinché i soldi possano prelevare una parte o la totalità di ciò che c'è in cassa, oltre l'utile?

Spero di essermi riuscito a spiegare.
Grazie a tutti
 
buongiorno Francesco - non hai specificato se adotti la contabilità ordinaria (ne dubito) o semplificata - per la contabilità ordinaria posso dirti che il saldo di cassa MAI COINCIDE con il risultato di esercizio, in quanto essenzialmente si ragiona in termini di competenza economica. Capita infatti di frequente che ad un utile d'esercizio pari a 100, corrisponda una saldo di cassa pari a 1 e i c/c in rosso con serie difficoltà per il pagamento del carico fiscale...
Per la contabilità semplificata, non posso aiutarti confido nel parere di altri utenti più esperti di me.
Ciao - Gianni
 
Siamo in contabilità ordinaria, e sebbene sia capitati alcuni anni in cui la cassa era bassa, in realtà non è la norma. Anzi a fonte di ammortamenti per investimenti pluriennali, e iperammortamenti, che producono un utile molto basso, la disponibilità in cassa, e ben piu alta dell'utile di esercizio.
 
Francesco in contabilità ordinaria i valori di cassa e utile sono slegati fra loro; l'utile è la somma algebrica fra ricavi e costi - la cassa si movimenta per entrate e uscite. Ad un uscita di cassa può non corrispondere un costo ma il pagamento di un debito - ad una entrata di cassa può non corrispondere un ricavo ma la riscossione di un credito. Inoltre ci sono costi non monetari (ammortamenti/svalutazioni) ricavi non monetari (capitalizzazione costi, plusvalenze) - gli iper-ammortamenti incidono solo sulla denuncia dei redditi, non sulla contabilità...
Faccio un esempio: poniamo che un'azienda nell'anno abbia effettuato 2 sole operazioni - saldo in cassa a inizio anno pari a 1
1) acquista merce x € 100,00
2) vende la stessa merce x € 120
non ha pagato l'acquisto - non ha riscosso la vendita.
Il risultato d'esercizio sarà un utile di € 20 pari alla differenza fra ricavi e costi (120 - 100) e pari alla differenza fra crediti v/clienti e debiti v/fornitori (120-100) - la cassa - la cassa rimane con saldo a 1

Ti invito a prestare attenzione sul fatto che la cassa contabile sia alta, mentre la cassa reale abbia un valore diverso (magari con i c/c in rosso), il comportamento è sospetto.
 
Grazie Gianni, però ripeto, noi non abbiamo conti in rosso, e la cassa (che per il 99% riguarda il conto corrente e non contanti veri e propri) è realistico e allineato con la contabilità.

Cerco di spiegarmi meglio.

Se ci sono50k di utile, due soci al 50% si prendono 25k a testa, poi pagano le tasse e ne rimangono si e no 15, ovvero poco piu d 1000€ al mese.
Non facile sopravvive. L'utile però sarebbe potuto essere 100k, e i soci avrebbero avuto il doppio da dividere. Purtroppo per l'effetto di ammortamenti (di bene già pagati) l'utile risulta essere 50, e 50 restano tra le liquidità. Spero di essermi spiegato meglio.
Grazie
Francesco
 
Francesco rileggi l'esempio di prima... un utile di 20 e una cassa pari a 1... ribadisco utile e cassa viaggiano su binari separati.
Verifica la possibilità col commercialista che i soci possano prendere compensi periodici come dipendenti o come amministratori (oltre alla distribuzione degli utili). Ti evidenzio la possibilità di poter effettuare gli ammortamenti in misura ridotta, ma il discorso non è semplicissimo e lo lascio al tuo consulente di fiducia
 
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