L
luca g.
Ospite
<HTML>ho trovato soluzione al quesito:
la ritenuta d'acconto segue la fattura poichè è con essa che si individua la base imponibile.
per la determinazione dei compensi vige il principio di cassa per cui rileva la data del deposito.
allego risposta l'esperto risponde
ciao
IL SOLE 24 ORE, domenica 6 agosto 2000, pagina 415
L'ESPERTO RISPONDE
FISCO - REDDITI DI LAVORO AUTONOMO
- 3114
SOMME IN DEPOSITO: COSI' SI RILEVANO I COMPENSI
A cura di Domenico Arena
In riferimento alla risposta al quesito 2160 ("Le regole per le somme
in deposito dal notaio"), pubblicato sull'Esperto risponde 43/2000,
vorrei sapere come si concilia il principio di cassa in base al quale
dovrei considerare incassate al 31 dicembre 1999 anche le somme in
deposito (acconto misto compenso piu` spese) fatturate nel 2000, con
il principio contenuto nella risoluzione 20 marzo 1998, n. 20/E
secondo il quale le ritenute alla fonte vanno effettuate al momento
della liquidazione definitiva delle somme anticipate, posto che
l'anticipazione attiene a un mero aspetto finanziario che non rileva
sotto il profilo reddituale.
[120688]
Rossella Casari - MODENA
-----
Nella risposta al quesito 2160 pubblicato sull'Esperto risponde
43/2000, si afferma che:
. i notai, gli avvocati, i procuratori legali e i commercialisti
devono annotare in un apposito registro tutte le somme ricevute in
deposito (articolo 3, Dm 31 ottobre 1974);
. entro 60 giorni dalla costituzione di questo deposito,
limitatamente ai compensi professionali, i professionisti in
questione devono emettere fattura;
. il criterio di cassa previsto dall'articolo 50 del Tuir per la
determinazione del reddito di lavoro autonomo non e` posto in
discussione dalla emissione posticipata della fattura rispetto alla
data di ricevimento delle somme in deposito.
Nel confermare queste precisazioni, si forniscono i seguenti
ulteriori chiarimenti:
a) nel fondo spese misto, le somme riscosse dal cliente assumono la
natura di compenso al momento in cui il professionista determina
l'ammontare del compenso medesimo mediante l'emissione della
parcella;
b) sino a tale momento le somme versate dal cliente devono
intendersi in deposito e quindi non ancora incassate a titolo di
compenso;
c) la ritenuta da parte del soggetto committente deve essere operata
dopo l'emissione della parcella emessa dal professionista, cioe`
dopo avere avuto conoscenza della base su cui calcolare la ritenuta
stessa.</HTML>
la ritenuta d'acconto segue la fattura poichè è con essa che si individua la base imponibile.
per la determinazione dei compensi vige il principio di cassa per cui rileva la data del deposito.
allego risposta l'esperto risponde
ciao
IL SOLE 24 ORE, domenica 6 agosto 2000, pagina 415
L'ESPERTO RISPONDE
FISCO - REDDITI DI LAVORO AUTONOMO
- 3114
SOMME IN DEPOSITO: COSI' SI RILEVANO I COMPENSI
A cura di Domenico Arena
In riferimento alla risposta al quesito 2160 ("Le regole per le somme
in deposito dal notaio"), pubblicato sull'Esperto risponde 43/2000,
vorrei sapere come si concilia il principio di cassa in base al quale
dovrei considerare incassate al 31 dicembre 1999 anche le somme in
deposito (acconto misto compenso piu` spese) fatturate nel 2000, con
il principio contenuto nella risoluzione 20 marzo 1998, n. 20/E
secondo il quale le ritenute alla fonte vanno effettuate al momento
della liquidazione definitiva delle somme anticipate, posto che
l'anticipazione attiene a un mero aspetto finanziario che non rileva
sotto il profilo reddituale.
[120688]
Rossella Casari - MODENA
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Nella risposta al quesito 2160 pubblicato sull'Esperto risponde
43/2000, si afferma che:
. i notai, gli avvocati, i procuratori legali e i commercialisti
devono annotare in un apposito registro tutte le somme ricevute in
deposito (articolo 3, Dm 31 ottobre 1974);
. entro 60 giorni dalla costituzione di questo deposito,
limitatamente ai compensi professionali, i professionisti in
questione devono emettere fattura;
. il criterio di cassa previsto dall'articolo 50 del Tuir per la
determinazione del reddito di lavoro autonomo non e` posto in
discussione dalla emissione posticipata della fattura rispetto alla
data di ricevimento delle somme in deposito.
Nel confermare queste precisazioni, si forniscono i seguenti
ulteriori chiarimenti:
a) nel fondo spese misto, le somme riscosse dal cliente assumono la
natura di compenso al momento in cui il professionista determina
l'ammontare del compenso medesimo mediante l'emissione della
parcella;
b) sino a tale momento le somme versate dal cliente devono
intendersi in deposito e quindi non ancora incassate a titolo di
compenso;
c) la ritenuta da parte del soggetto committente deve essere operata
dopo l'emissione della parcella emessa dal professionista, cioe`
dopo avere avuto conoscenza della base su cui calcolare la ritenuta
stessa.</HTML>