Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Sito che vende pubblicita online puo essere considerato ecommerce diretto ?

Buonasera

Nel settore dei servizi online, un sito internet dove è possibile comprare (tramite dei moduli online) delle campagne pubblicitarie (per esempio degli spazi pubblicitari all'interno del sito stesso o una campagna pubblicitaria da effettuarsi su facebook o altro social per aumentare la popolarita) puo essere considerato ecommerce diretto ?

Ecommerce avrebbe la possibilita di usare i corrispettivi e dunque essere semplificato nella fatturazione dato che non gli occorrerebbe neppure chiedere piu tutti i dati anagrafici al cliente, puo annotare gli importi nei corrispettivi e dunque ha molte meno difficolta nella vendita online dato che tanti clienti hanno timore a rilasciare i dati su internet.

Ho letto che anche ecommerce diretto (come quello indiretto) puo utilizzare i corrispettivi anziche dover emettere fattura per ogni vendita con la complicazione di dover chiedere al cliente tutti i dati.

Secondo il nostro commercialista un sito internet che vende online pubblicita (da spazi pubblicitari nel sito stesso, a campagne pubblicitarie nei social network) non puo considerarsi ecommerce diretto e dunque non puo adottare i corrispettivi diversamente dovra emettere fattura per ogni singola vendita anche se è di un solo euro e in tutti i casi anche se il cliente non la richiede.

Questo perche secondo il suo punto di vista questa tipologia di sito che vende servizi online non rientra negli ecommerce che sono a suo dire totalmente automatici, cioe il cliente ordina, paga e autonomamente ottiene il servizio (es. scaricamento di una canzone o di un file) diversamente nel sito di vendita di servizi dato che le campagne pubblicitarie vengono gestite manualmente e dunque create sulla base si richieste del cliente a suo dire non è ecommerce diretto ma una semplice vetrina che offre i servizi e dunque soggetto alla fatturazione come tutte le prestazioni di servizi.

Vorrei una conferma da parte vostra o una smentita.

Ringrazio
 

Gianmaria@

Utente
Ciao @infofattura ,

io mi allineo al punto di vista del tuo commercialista aggiungendo che la vendita di spazi pubblicitari, o comunque la loro concessione rientra nella categoria delle c.d. agenzie d'affari. Infatti, se ho capito bene, il tuo sito ha degli sapzi che tu affidi a terzi per l'inserimento della pubblciità.

Diverso era se vendevi online dei cartelloni pubblicitari o altri articoli, in quel caso poteva tranquillamente considerarsi e-commerce. In quel caso, come hai detto te, potevi anche solo emettere ricevuta fiscale e annotare il risultato giornaliero sul libro dei corrispettivi. In ogni caso se il tuo scopo è quello di evitare la fattura elettronica, in realtà anche la fattura B2C va inviata all SDI con i famosi "sette zeri" al posto che il codice univoco.



 
Buongiorno @Gianmaria@

Grazie della risposta.

Secondo il nostro commercialista questo tipo di attivita non rientra nelle agenzie d'affari che sono quelle che gestiscono un budget per conto del cliente e hanno dei requisiti per apertura molto severi.

A suo parere questa è una semplice attivita di creazione e vendita di campagne pubblicitarie (conduzione di campagne pubblicitarie) e dunque è una vendita commerciale, se guardi su internet esistono moltissimi siti e blog che vendono spazi e nessuno è agenzia di affari.

Il fatto che si crea una campagna pubblicitaria con un prezzo fisso (e non si gestisce il budget del cliente) lo configura a suo modo di vedere come una normalissima vendita di servizi da qui l'obbligo di fatturazione.

Alcune vendite possono essere anche di 3-5 euro e come puoi immaginare la fatturazione è molto difficoltosa in linea di massima i clienti privati creano ostilita nel fornire i dati e spesso abbandonano prima di acquistare anche perche in quasi tutti i siti stranieri i dati non sono richiesti, cliccano il bottone di pagamento paypal, pagano ed acquistano il servizio.

Il nostro commercialista ci afferma che un sito che vende pubblicita online NON è ecommerce e una semplice vetrina che vende servizi e dunque soggetta sempre all'emissione di una fattura per ogni vendita (un po come il commercialista o l'avvocato che ogni cliente deve emettere fattura e ovviamente non ha i corrispettivi).

Dunque mi chiedo se è possibile per questo tipo di attivita usare i corrispettivi, a suo parere no e non è neppure necessario indicare in camera di commercio il sito internet dove si vende proprio perche non si tratta di ecommerce ma di una vetrina con cui azienda cerca nuovi clienti, diversamente sostiene che ecommerce diretto è quello automatico, cioe dove tutto avviene su internet senza intervento manuale (tipo sito dove scarichi un file, ordini, paghi online e scarichi i file), invece per le campagne pubblicitarie queste vengono create manualmente sulle esigenze del cliente e dunque non è un sito automatico e come tale non puo essere ritenute ecommerce.

E' da tempo che cerco approfondimenti ma non trovo nulla al riguardo.

Ringrazio per le risposte.
 

luis2000

Utente
infofattura, ritengo che la " fornitura di spazio pubblicitario, compresi banner pubblicitari su una pagina o un sito web " sia classificabile fra i servizi che rientrano nel commercio elettronico diretto (art. 7 del Regolamento UE 282/2011 come modificato dal Regolamento n. 1042/2013).
Per quanto concerne la "campagna pubblicitaria da effettuarsi su facebook o altro social per aumentare la popolarità" bisogna valutare nel dettaglio cosa s'intende per campagna pubblicitaria e come viene fornito tale servizio.
 
Buongiorno @luis2000

Grazie delle risposta, secondo il nostro commercialista gli ecommerce diretti sono quelli che si indicano in camera di commercio come sede di vendita il sito internet (alla pari dei locali aperti al pubblico) e devono essere automatici o quasi.

Dunque lui sostiene che non è possibile applicare i corrispettivi a questa tipologia di sito perche , cliente sceglie un servizio, paga il prezzo e dopo manualmente viene creata ed attivata una campagna pubblicitaria per accrescere la popolarita (di siti o pagne social).

La fornitura delle campagne pubblicitarie avviene in questo modo :
Cliente A acquista una campagna pubblicitaria per accrescere la popolarita della sua pagina facebook, incremento puo essere misurato in mi piace, ad esempio campagna pubblicitaria per ottenere altri 1000 mi piace, li cliente A paga il prezzo, il venditore riceve ordine e in alcuni giorni crea delle campagne nei social network per far conoscere la pagina del cliente e dunque gradualmente ottenere i 1000 mi piace richiesti.

Secondo il nostro commerciale questo non è ecommerce ma una normalissima vendita di servizi, non occorre indicare in camera di commercio il sito in quanto non è ecommerce e non puo adottare i corrispettivi ma è obbligato alla fatturazione per ogni vendita e per ordini di pochi euro è molto laboriosa (immaginate di avere 30 ordini da 3 euro ciascuno quanto lavoro occorre solo per la fatturazione).

Diversamente ha fatto l'esempio di un sito che vende ebook o musica, questo puo essere considerato eocmmerce diretto perche il cliente sceglie un servizio, lo paga e lo scarica autonomamente subito dopo il pagamento, dunque tutta la vendita avviene via internet senza intervento umano da qui la classificazione in ecommerce diretto e la possibilita di usare i corrispettivi.

Chiedo un vostro parere, vi ringrazio.
 
Parlando della vendita di marketing su Facebook (o qualsiasi piattaforma alta), penso che sia e-commerce diretto, perché l'e-commerce diretto "è la vendita di beni o servizi virtuali immateriali elettronicamente e quindi si acquista esclusivamente in forma digitale". inoltre "nel commercio elettronico diretto tutte le fasi della transazione avvengono online, nonché tutte le interazioni tra il fornitore di beni o servizi e il consumatore".
Ma, a seconda della tua attività, per trovare una risposta corretta, ti suggerirei di contattare la camera di commercio. Un'altra opzione sarebbe quella di contattare coloro che hanno creato il tuo sito, di solito sono esperti in tutto ciò che riguarda l'e-commerce, dallo sviluppo alle tasse.
Sebbene questo non sia incluso nel preventivo sito ecommerce che avette stabilito, alcune aziende offrono supporto anche dopo aver finito di lavorare con te.
 
Ultima modifica:
Alto