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rilfessione su riscatto anticipato leasing

L

luca g.

Ospite
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esempio: professionista stipula contratto di leasing su autovettura della durata di 4 anni.
al termine del secondo anno riscatta anticipatamente il bene versando tutti i canoni residui ed il riscatto previsto e vende l'auto.

i canoni pagati in anticipo sono tutti deducibili nell'esercizio in cui sono stati pagati (importante era che il contratto originario prevedesse una durata non inferiore alla metà del periodo normale di ammortamento).
Il prezzo di riscatto va trattato come acquisto di bene strumentale (ma se è sotto il milione di lire fiscalmente cambia poco).
Il corrispettivo ottenuto per la cessione dell'auto genera plusvalenza fiscalmente non tassabile poichè non rientrante nell'art. 50 del tuir.

concordate su tale impostazione?</HTML>
 
R

Roberto Cattivelli

Ospite
<HTML>I "canoni pagati in anticipo", per efetto del riscatto anticipato perdono la natura di canoni e costituiscono un importo per l'acquisto del bene, pertamto, non sono deducibili ma vanno iscritti nel "conto automezzi".
Se l'operazione di cessione da luogo ad una plusvalenza sono d'accordo che non sia tassabile.</HTML>
 
E

E

Ospite
<HTML>Se ho capito bene francamente non sono d'accordo. Il riscatto anticipato del leasing non modifica la natura del bene acquistato, bene strumentale che va ammortizzato. L'importo dei canoni anticipati dunque non li vedo spesabili nell'esercizio ma bensì da considerare con l'importo del riscatto quale valore del bene strumentale da ammortizzare. L'importanza della durata del leasing c'è ovviamente ma ti tutela per i canoni pregressi nel senso che avendo previsto una durata sufficiente i canoni passati sono stati giustamenti dedotti.
Ciao eli</HTML>
 
R

Roberto Cattivelli

Ospite
<HTML>Hai scritto esattamente la stessa cosa che ho scritto io; evidentemente, mi sono espresso male.</HTML>
 
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luca g.

Ospite
bene: seconda ipotesi

<HTML>In effetti nell'ipotesi da me prospettata i canoni residui pagati per riscattare il bene "assumono" la forma di corrispettivo per l'acquisto dell'auto ed in quanto tale vanno trattati.

Ma se invece il professionista titolare del contratto di leasing per un autovettura, che ha pagato canoni per un paio di anni, compreso un cospicuo maxi canone, invece di riscattare e poi vendere l'auto, cede direttamente il contratto di leasing, come contabilizza, nell'anno in cui ha ceduto il contratto, la competenza dei canoni?

Conteggia tutti i canoni che ha pagato fino alla cessione togliendo ciò che ha dedotto negli anni precedenti. Quindi tutto il maxi canone residuo che andava riscontato in 4 anni+ i canoni pagati nell'anno di cessione.
Il corrispetto per la cessione del contratto (assoggettato ad iva) genera sopravvenienza non tassabile ai fini irpef.

questa conclusione mi sembra corretta.
ringrazio chi vorrà intervenire.</HTML>
 
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