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Revoca Agevolazioni Prima Casa (prescrizione e residenza)

Girolamo

Utente
Ciao a tutti,

Ho fatto un bel po' di ricerche ma non ho trovato nessuno che chiarisca a pieno la mia questione, vi sarei grato se poteste aiutarmi, ve la espongo:

Il 25/10/2006 acquisto un immobile fuori dal comune (Milano) nel quale avevo la residenza in quel periodo. In atto dichiaravo il mio intento di trasferire la residenza nel nuovo comune (Buccinasco) entro 18 mesi.

In data 26/9/2007, vendo l'immobile per poi acquistarne un secondo in data 10/7/2008 dove poi trasferisco definitivamente la residenza (Milano).

Non ho quindi trasferito la residenza nei 18 mesi come dichiarato.

In data 15/04/2011 ricevo cartella relativa al decadimento delle agevolazioni prima casa per non aver trasferito la residenza a distanza di 4 anni 5 mesi e 20 giorni dalla data del primo atto.

Da prima indagine, all'genzia delle entrate mi dicono che loro hanno 3 anni per notificare l'atto, 3 anni che partono al termine dei 18 mesi nei quali io potevo traferire la residenza. In totale 4 e 6 mesi. Quindi atto notificato entro i termini.

La mia domanda è la seguente, vendendo la prima casa prima dei 18 mesi, la mia dichiarazione diventa mendace alla data della vendita? O sbaglio?

Quindi ne consegue che il termine di 3 anni parte in data 26/9/2007 giorno nel quale vendendo la "prima casa" senza aver trasferito la residenza dichiaravo nulla l'agevolazione?

E' da questa data che l'agenzia avrebbe dovuto contare i 3 anni e quindi l'atto sarebbe prescritto?

Help mille grazie.
Girolamo
 

Kob

Utente
temo che ti sia perso un pezzo: prima di notificare la cartella di pagamento, l'AdE deve notificare un avviso di rettifica e liquidazione e, pertanto, innanzitutto devi verificare che quell'atto sia stato notificato nei termini. Notificato l'avviso di rettifica e liquidazione, senza che venga proposto alcun ricorso, la pretesa erariale si cristallizza e per la successiva cartella di pagamento vale il termine decennale di prescrizione.
 

Girolamo

Utente
Ciao, mi sono espresso male non è una cartella di pagamento, infatti è ammesso il ricorso alla commissione tributaria.

Puoi aiutarmi?
 

Kob

Utente
...
La mia domanda è la seguente, vendendo la prima casa prima dei 18 mesi, la mia dichiarazione diventa mendace alla data della vendita? O sbaglio?...
Non necessariamente: a rigor di logica eri sempre in tempo per trasferire la residenza nel termine di 18 mesi dalla data dell'acquisto.

In linea di massima passati i primi 18 mesi comincia a decorrere il termine triennale per la rettifica.

Peraltro, avendo venduto e poi riacquistato nei termini di legge non saresti neppure decaduto: nel caso del riacquisto l'abitazione è stata adibita a tua abitazione principale?

(questa condizione non vale per il primo acquisto ma solo per il secondo).
 

Rocco

Utente
Però a mio avviso il termine di 18 mesi sarebbe da intendersi come termine massimo per poter trasferire la residenza; se il contribuente vende l'immobile prima dei 18 mesi che senso avrebbe considerare l'intero termine ai fini della decorrenza del termine triennale per l'azione accertatrice visto che il contribuente con la vendita dell'immobile è pacifico che nei mesi successivi fino al 18° non potrà più trasferire la residenza nell'immobile poiché non è più nella sua disponibilità? Mi sfugge qualcosa?
Ciao.
 

Kob

Utente
per il primo acquisto entro 18 mesi occorre trasferire la residenza nel comune ove è situato l'immobile (nel territorio del comune e non nell'immobile acquista che si può pure locare a terzi); nel caso della vendita infraquinquennale, il riaacquisto riguarda l'abitazione principale (dove va trasferita la residenza ovviamente).
poi posso capire il punto: acquisto con i benefici prima casa, non trasferisco la residenza entro i 18 mesi, ma prima del decorso dei 18 mesi vendo l'immobile e acquisto da adibire ad abitazione principale (entro 12 mesi): così funziona perchè non c'è decadenza ... Ma non è chiaro se sia andata così ...
 

Rocco

Utente
Si è vero, nel territorio del comune ove è ubicato l'immobile, mi sono confuso un attimo...riflettendo bene sulla questione però è pur vero che bisognerebbe considerare l'intero periodo dei 18 mesi in quanto il contribuente può trasferire nel territorio del comune la residenza a prescindere che sia avvenuta la vendita dell'immobile ben potendo risiedere in un immobile diverso purché nel territorio del comune ove è ubicato l'immobile oggetto di agevolazione e in tal caso avrebbe ragione l'ufficio. Giusto?
Ciao.
 

Kob

Utente
... riflettendo bene sulla questione però è pur vero che bisognerebbe considerare l'intero periodo dei 18 mesi in quanto il contribuente può trasferire nel territorio del comune la residenza a prescindere che sia avvenuta la vendita dell'immobile ben potendo risiedere in un immobile diverso purché nel territorio del comune ove è ubicato l'immobile oggetto di agevolazione e in tal caso avrebbe ragione l'ufficio. Giusto?
non so se ho capito bene e provo a riassumere come potrevbero essersi svolti i fatti:
1) acquisto l'immobile con i benefici prima casa e trasferisco la residenza nel comune (ma in altro immobile) entro i 18 mesi: non c'è decadenza;
oppure (e questo mi sembra il caso del quesito):
2) acquisto l'immobile con i benefici prima casa e non trasferisco la residenza ma prima del decorso dei 18 mesi vendo l'immobile e ne acquisto un altro entro 12 mesi ove trasferisco la residenza (perchè diventa l'abitazione principale): non dovrebbe essere ci decadenza dalle agevolazioni prima casa. Ma se il secondo acquisto non è stato adibito ad abitazione principale, allora si pone il problema del termine ultimo per la rettifica dell'Ufficio: in tale fattispecie, ritengo che i 3 anni decorrano dopo il decorso dei primi 18 mesi
 

prostaf

Utente
A quanto ho capito io, i termini per ricorrere vittoriosamente ci sono tutti.
1) lui ha comprato dicendo che avrebbe trasferito l residenza (formula classica)
2) bisognerebbe vedere se il comune dove ha comprato è quello dove lavorava o viveva già;
3) prima dello spirare del termine ha rivenduto e entro 12 mesi ha ricomprato una casa dove ha messo, infine, il suo domicilio.
A me sembra tutto ok, in ricorso analogo, anche peggiore, in appello alla fine l'ho spuntata.
Ciao, Filippo, ciao Rocco
M.
 

Girolamo

Utente
Ciao, Vi ringrazio molto per l'interessamento.
Vi aggiorno:

Con la consulenza di un tecnico commercialista specializzato abbiamo depositato un Accertamento con Adesione all'Agenzia delle entrate per contestare entrambi i punti da voi discussi.

Ipotesi 1,
Si ho trasferito la residenza nell'ultimo immobile, quindi la tesi è:
Compro Ottobre 2006
Vendo Settembre 2007 (11 mesi nei quali non trasferisco la residenza)
--
Secondo il mio tecnico qui c'è una sospensione dei 18 mesi
--
Quindi Riacquisto in Luglio 2008 (entro l'anno)
Trasferisco quasi subito la residenza. (3 mesi)
--
Totale 14 mesi.

Ipotesi 2
Il "mendace sopravvenuto" è il giorno in cui vendo la prima casa e non la scadenza dei 18 mesi.
E' vero che io avrei potuto trasferire la residenza in un abitazione presa in affitto nel Comune ma sarebbe un ragionamento contro logica ai fini dello scopo della norma.

Vi farò certamente sapere come andrà a finire.

Grazie
Ancora
Girolamo
 
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