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residenza in francia, contratto in italia

Buongiorno, spero che qualcuno mi aiuti a risolvere la mia situazione perché ho ricevuto risposte contrastanti da vari uffici (uff. aire, sindacati...). Ecco in breve:
- nel 2016 ho vinto il concorso per entrare di ruolo nella scuola italiana, ma il contratto non lo firmerò fino al 1 settembre 2017
- nel frattempo mi sono trasferita in francia per il lavoro di mio marito e mi sono iscritta all'AIRE
- normalmente una volta firmato il contratto con la scuola potrei chiedere l'aspettativa per ricongiungimento familiare (legge signorello), ma
- sono prossima al parto, quindi non potrò fisicamente recarmi a scuola a prendere servizio e la scuola dovrà automaticamente mettermi in maternità obbligatoria.

La mia domanda è: posso beneficiare del sussidio di maternità italiano, pur essendo residente in Francia? Una volta finiti i 3 mesi di obbligatoria, potrei prendere l'aspettativa

Quello che non riesco a far capire agli uffici a cui mi rivolgo per avere informazioni è che io non sto cercando di capire come avere soldi dall'Italia, ma come non perdere il posto nella scuola se un domani dovessi rimpatriare.

Grazie a chiunque saprà rispondermi!
 
Ultima modifica:
Gentile signora,

In base alle sue precisazioni ho potuto comprendere che lei, non avendo ancora sottoscritto un contratto di pubblico impiego (avendo solamente vinto un concorso per entrare in ruolo), nei suoi confronti si deve applicare il trattamento economico di maternità riferito all'impiego privato.

Al fine di percepire l'indennità economica qui in Italia - di cui sopra specificata, si deve avere un rapporto di lavoro (che lei non ha), oppure se ha avuto un rapporto di lavoro qui in Italia il congedo di maternità deve essere iniziato entro 60 giorni dall’ultimo giorno di lavoro; in questo caso deve però sussistere il diritto all'indennità di disoccupazione, alla mobilità oppure alla cassa integrazione. Per le disoccupate che negli ultimi due anni hanno svolto lavori esclusi dal contributo per la disoccupazione, il diritto all’indennità di maternità sussiste a condizione che il congedo di maternità sia iniziato entro 180 giorni dall’ultimo giorno di lavoro e che siano stati versati all'Inps 26 contributi settimanali negli ultimi due anni precedenti l'inizio del congedo stesso.

Non spetta alle lavoratrici dipendenti da Amministrazioni Pubbliche (incluse le lavoratrici dipendenti dai soppressi enti Inpdap ed Enpals) le quali sono tenute agli adempimenti previsti dalla legge in caso di maternità verso l’amministrazione pubblica dalla quale dipendono (artt. 2 e 57 del T.U.). Io credo che se si possono far valere i requisiti di cui sopra, il trattamento economico è dovuto dall'Inps, a prescindere dalla sua residenza, in caso contrario avrà diritto solamente al trattamento sanitario previsto dal Regolamento CE 987/2009.

Questa è la mia opinione personale che dovrà esaminare con L'Inps.

Con i migliori saluti.

Luigi Rodella
 
La ringrazio, è stato molto esauriente e preciso. Il punto è che (almeno nella scuola, anche in caso di supplenze brevi) la docente ha diritto ad ottenere il posto e far partire automaticamente la maternità- non dall'inps ma dalla scuola (trattandosi di scuola pubblica, dallo stato). Quindi io il 1 settembre avrò un contratto di lavoro. Mi chiedevo solo se la mia residenza all'estero fosse un problema per la firma del contratto, o se semplicemente comportasse il fatto di dover fare la dichiarazione dei redditi anche in italia. Grazie ancora comunque!
 
credo che non vi sia alcun problema per la firma del contratto, ma ritengo che forse sarai costretta a produrre la dichiarazione dei redditi anche in italia.
ciao
 
Gentile signora,
la mia risposta ineriva agli aspetti previdenziali, per quanto riguarda la fiscalità se lei per il 2017 risulta essere residente fiscale in Francia, però opera in Italia, dovrebbe corrispondere le imposte anche in Italia, in base al principio di territorialità, salvo che la Convenzione non disponga diversamente, rispetto all'escusività dell'imposizione.
Saluti.
Luigi Rodella
 
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