Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

rabbia

karol

Utente
x adesso ho scritto questo e ce l'ho in sospeso...è indirizzata al mio capo ed è un mio sfogo ad un suo commento su un ex dipendente ke si sposa...ditemi la vostra...
Caro ....., anke se oggi compi 46 anni mi permetto di dirti ke sei ancora molto ma molto piccolo nei comportamenti e discorsi cosi ...terra terra..per intenderci!
Ti permetti sempre di criticare e giudicare tutti dall'alto del tuo piedistallo, di manipolare la vita dei tuoi dipendenti presenti e passati, ma con quale diritto? Scusa ma mi da tremendamente fastidio sentirti criticare delle persone ke non fanno altro ke fare il loro onesto lavoro e magari aspirare ad avere una famiglia (l'hai fatto anke tu no?), e poi ricordati ke abbiamo dei figli e anke loro potranno un domani accontentarsi di un tranquillo lavoro e di una tranquilla famiglia ( criticherai anke loro?). Tutto questo solo xkè ...... è andato via dalla ********* x cercare di costruirsi un futuro ke qui nn vedeva garantito?
A proposito ti comunico ke a settembre vado in ferie dal 16 al 23 anche se mi hai detto ke la cosa ti avrebbe creato problemi (nn riesco ancora a capire quali), vorrà dire ke se nn ti sta bene prenderai in seguito le opportune decisioni.
Di nuovo auguri.
[/b]
 
Ultima modifica di un moderatore:

Contabile

Utente
Riferimento: rabbia

x adesso ho scritto questo e ce l'ho in sospeso...è indirizzata al mio capo ed è un mio sfogo ad un suo commento su un ex dipendente ke si sposa...ditemi la vostra...


Sfogarsi fa bene. Parlane col tuo capo. In questo periodo di caldo, di tensione per il lavoro è facile, diciamo, perdere un pò la bussola! Confrontati senza aver paura di esprimere le proprie idee ed i tuoi pensieri sul suo comportamento. Il confronto farà bene sia a te che "schiumi rabbia" sia al tuo capo che "pretende e giudica". Fagli capire che le persone sono persone e come tali vanno trattate. Fallo col sorriso sulle labbra, anche se mi rendo conto che è difficile. Io ho un ottimo ricordo del mio ex capo. Mi ha trattato sempre bene e gli sono grato per quanto mi ha insegnato.
Con i miei collaboratori ci si confronta sempre e quando è necessario ci si manda anche a quel paese ma si cresce e si condivide tutto assieme nel bene e nel male. Spirito di squadra! Si vince tutti e si perde tutti per dirla in gergo calcistico. Si "timoniere" della tua nave. Buona giornata.
 

saura

Utente
Riferimento: rabbia

mi spiace ma non sono affatto d'accordo su questo genere di cose....e non perchè io sia "l'altra parte", oltretutto a me è sempre stato "rimproverato" bonariamente (persino dai miei dipendenti) di non essere adatta a fare il capo, perchè ho instaurato con tutti i ragazzi/e che lavorano qua un rapporto familiare, e di questo sono contenta, perchè si lavora meglio in un ambiente sereno che dove c'è tensione....ma le lettere di questo genere non aiutano in alcun senso, io gradirei più che mi vengano dette in viso le cose, e quando questo accade va sempre fatto con un certo modo, perchè chi hai difronte sia per l'uno che per l'altro non è nè [argomento delicato] nè un servo!
rispetto non vuol dire servilismo, come non vuol dire che se al capo scappa un apprezzamento sbagliato se ne debba fare un carnefice, e poi io risparmierei la spada tratta per un eventuale tua situazione di disagio, il problema rimane tra il tuo collega e il tuo capo!
a volte e questo mi spiace dirlo sento tanto dire: il capo lavora e quindi guadagna (molto) per il suo! ma è la stessa cosa per il dipendente o no? non lavora forse per il suo....stipendio?
può succedere che al capo, magari con problemi che i dipendenti non sanno, o meglio non riguardano direttamente loro ma l'azienda, abbia pensieri e anche seri, che una maternità improvvisa destabilizzi, che un collaboratore che se ne va, olte che far dispiacere, crei altre problematiche (trovarne uno magari di pari efficienza, fiducia ecc) a volte ci si sofferma troppo sui modi ma non sul motivo! tutti sia da una parte che dall'altra si dovrebbe prima di sparare a zero, analizzare il momento e capire se in una situazione diversa la reazione sarebbe stata diversa!
io conosco una ragazza che in 4 anni lavorativi, maternità, aspettative ecc (ha lavorato solo 4 mesi e si è fatta 2 gravidanze, dovendo per legge andare in maternità al 2° mese) pensi sia facile per un datore di lavoro sostituire 4 anni una persona, dare fiducia ad un'altra, insegnare e poi dover riprendere qualcuno che probabilmente oltre che la voglia ha perso anche la pratica?
ed infine secondo me chiedere una settima di ferie con garbo invece di pretenderla come hai fatto tu (se così è stato) è molto più producente, valutando davvero se puo' portare disagio nel momento,al di là che spettino o meno, e te lo dice una che pur avendo più di una persona a lavorare, se il sabato c'è bisogno e vengono a lavorare ci viene lei per prima e non se ne sta certo a casa perchè qualcuno lavora per lei , se non si vuole essere trattati da pezze da piedi si deve per primi portare rispetto, e questi che si sia datori di lavoro, dipendenti o disoccupati.
 

karol

Utente
Riferimento: rabbia

cara Saura ti reputo una persona sicuramente ke sa il fatto suo ma altrettanto dolce e disponibile, impensabile paragonarti al mio capo! Ti garantisco ke il suo nn è stato affatto il commento di un momento in quanto lo fa con tutti, lui nn si preoccupa affatto degli altri, delle loro esigenze e tutto gli è dovuto (ha licenziato ultimamente un magazziniere solo x il fatto ke si era fatto male durante il lavoro utilizzando un transpallet, appena finita la malattia di 2 settimane lo ha rispedito a casa). In quanto all'ex dipendente di cui ho parlato nel mio post ha solo fatto la scelta di lasciare la ditta in quanto anke a lui aveva negato una settimana di ferie, per mettersi a lavorare nell'azienda di famiglia ed avere delle opportunità maggiori.Purtroppo qui tutti sono utili e nessuno indispensabile, io gli avevo precedentemente chiesto (in modo garbato come consigli tu) una settimana a settembre premettendo ke ho 38 giorni di ferie ancora da fare, ma lui me li ha negati solo x il gusto ke al dipendente nn si deve concedere nulla. E poi nn è nemmeno il caso dell'imprenditore ke sicuramente deve guadagnare di + proprio in quanto tale, con responsabilità e pensieri diversi del dipendenti...io ke curo la contabilità ti garantisco ke ********************!
ciao
 
Ultima modifica di un moderatore:

16042007

Utente
Riferimento: rabbia

Non credo che esista una legge che possa imporre al datore di lavoro come organizzare la propria azienda.

Se non ti trovi a tuo agio, trovati un altra occupazione.
 

Gio.

Utente
Riferimento: rabbia

Buon pomeriggio,
Karol non voglio assolutamente entrare in merito alla tua questione in quanto troppo personale e non conoscendola a fondo lungi da me una critica approfondita.-
Una segnalazione su tutte che vale per AZIENDE STUDI e qualsiasi rapporto di lavoro , il direttore amministrativo,tecnico o commerciale che sia, l'imprenditore o l'amministratore, sono chiamati a svolgere un compito di responsablita' non indifferente (troppo semplicistica la parola capo, ma capo di chi e soprattutto capo di cosa??).
Innanzitutto questa figura deve responsabilizzarsi prima con se stessa, ti faccio il mio caso, tutti i giorni e' un continuo mettersi in discussione sia come persona (dal punto di vista lavorativo per migliorarsi) sia come qualita' di lavoro aziendale, dopodiche' le varie persone con cui si collabora e si coordina il lavoro da svolgere devono essere motivate seriamente,senza tralasciare che l'aria da respirarsi nei vari uffici deve essere cmq sempre serena e soprattutto produttiva.
IO per partito preso odio il vociferare senza il contatto diretto, ovvero o un qualsiasi tipo di problema che mi crea una dififcolta' nella mensione da svolgere, ne parlo sempre nel bene e nel male, logico, il colloquio deve essere pro lavoratore ma anche pro azienda e quindi e' in questi casi che si vede la figura del Responsabile di quel settore.
Un altro aspetto non di poco conto, sempre parlando in generale non sicuramente sul tuo esempio evidenziato e che il lavoro oltre a gratificare come stipendio deve essere vissuto con una fetta (per non dire molto di +) di buona volonta' credendoci fino in fondo, fatto con coscienza e responsabilita' sicuri che il migliorarsi come persona e come informazioni professionali fanno si' che la stessa azienda ne abbia un beneficio!
Saluti
:sun:
 

saura

Utente
Riferimento: rabbia

Karol, non era mia intenzione attaccare te, ci mancherebbe e non conoscendo la tua situazione i miei "consigli" sono solo e devo rimanere generici, oltertutto non esistendo uno standard per interagire tra datore e dipendente ma svariate modalità, l'unica cosa che posso augurarti è che tu abbia una svolta positiva, e magari il "capo" possa accorgersi del tuo valore e che sia più comprensibile verso le vs esigenze, e voi...magari sorvolare su qualche voce più alta e qualche grugnito di troppo!:rolleyes:
e se poi si lascia il nido per volare più in alto nessuno puo' permettersi di vietarlo, bene ha fatto il tuo collega se ne ha avuto le possibilità!
;)
 

karol

Utente
Riferimento: rabbia

Non credo che esista una legge che possa imporre al datore di lavoro come organizzare la propria azienda.

Se non ti trovi a tuo agio, trovati un altra occupazione.[/QUOTE

Concordo a pieno con ciò ke dici, infatti sto appunto cercando un'altro lavoro.
 

Gio.

Utente
Riferimento: rabbia

A questo punto, un in bocca al lupastro perche' tutto si risolva BENE e nel + breve tempo possibile!
Ciao
:sun:
 
Alto