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Partita IVA | Nuovo regime forfetario, idoneità, ATECO, imposte, contributi .. Aiuto?

dangit

Utente
Buonasera a tutti, mi trovo alla mia prima esperienza lavorativa ed in estrema difficoltà con le questioni contributive. Vorrei chiedervi quindi un aiuto per comprendere meglio l'inquadratura fiscale più idonea alla mia situazione.

Cerco di raccontarvela in breve:

Lavorerò da remoto (nello specifico dall'Italia) per un'azienda localizzata in Inghilterra Il mio lavoro consiste sostanzialmente nel coordinare il personale distribuito su attività di natura telematica. Il mio compenso non supera i 20'000 € annuali, - ne ho certezza perché il mio contratto prevede una quantità fissa di ore settimanali e mi consente di effettuare immediatamente il calcolo dell'entrata mensile. Non ho spese di tipo 'beni strumentali' che superino i 20'000 €. Il mio contratto mi identifica come lavoratore Freelance (da qui l'obbligo all'apertura della PARTITA IVA), specifica il compenso per ciascuna ora di lavoro aggiungendo che in questa tariffa è inclusa la Value Added Tax (VAT), ma che l'obbligo al versamento di tasse/previdenza è esclusivamente a mio carico.

Il mio primo dubbio riguarda quindi l'idoneità per l'accesso al regime forfetario: alla luce di queste informazioni, è corretto assumere che questo quadro soddisfi i requisiti per l'accesso al regime forfetario?

Dando per assunto che l'idoneità ci sia, arriviamo al codice ATECO:
mi è difficoltoso inquadrare con esattezza la mia categoria. Consultando le liste presenti sul sito https://codiceateco.it ho identificato la classificazione che ritengo essere la più coerente alla mia condizione, ovvero:

GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE PER CONTO TERZI (CODICE ATECO: 69.20.15)
Possono accedere al Regime Forfettario con aliquota al 15% le attività che non superano la soglia di ricavi annuale pari a: 30000€
https://codiceateco.it/categoria/gestione-ed-amministrazione-del-personale-per-conto-terzi

Cosa ne pensate? Ci sono parametri più specifici da poter consultare (in termini di 'natura dell'attività svolta') per scegliere la propria 'configurazione'?

Mi preoccupano altresì evenuali questioni relative ai possibili conflitti fra la tassazione nel paese in cui è localizzata l'azienda ed il paese in cui erogo il servizio. In sostanza: è possibile che debba pagare più tasse, magari ad entrambi i paesi?

Dando per assunto che non vi siano sorprese causate da questa particolarità della sede estera, che possa accedere al regime forfetario e che il codice ATECO menzionato sia quello corretto, arrivo dunque ai conteggi effettivi - qui vi chiedo un riscontro sulla correttezza degli stessi, mi è davvero ostico capire quali percentuali vanno applicate dove eccetera.

PERCENTUALE FORFAIT (Coefficente di redditività): 78%
Gruppo settore di riferimento: Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi > GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE PER CONTO TERZI

REDDITO MENSILE: 1600 €
REDDITO ANNUALE: 19200 €
(o meglio, l'incasso totale per 12 mesi di lavoro, che è la durata del mio contratto)

IMPONIBILE: 14976 €
(78% di 19200 €)

GESTIONE SEPARATA INPS: 3851.82 (..71999999997) €
(25,72% di 14976€)

IMPOSTA SOSTITUTIVA: 1668.615 €
(14976 - 3851.82 = 11124,18 € | 15% di 11124,18 € = 1668.615 €)

STIPENDIO MENSILE EFFETTIVAMENTE INCASSATO (NETTO): 1460,95 €
(1668.615 : 12 = 139,05 € | 1600 - 139,05 = 1460,95 €)

E questi sono i miei calcoli. Temevo previsioni assai più drammatiche di quella appena elaborata .. Da qui il sentore 'troppo bello per essere vero' e il forte dubbio che abbia mancato di considerare altri elementi.

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo e la vostra attenzione, farò tesoro di ogni eventuale riscontro.
 
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