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Occupazione Suolo pubblico - comuni in cerca di soldi

Salve a tutti. Cerco dei chiarimenti e possibilmente delle risposte con indicazione di leggi/sentenze per poter eventualmente procedere con una contestazione.
Ad inizio ottobre 2019 ho ricevuto una multa per “Omessa dichiarazione Tassa Occupazione Suolo Pubblico” dall’ufficio tributi del mio comune.
I rilevamenti fotografici a testimonianza di ciò sarebbero stati fatti il 12 Settembre dell’anno precedente, ossia 2018.

FATTI:
Sotto casa esiste una rientranza delimitata da 2 muretti perpendicolari alla mia abitazione di circa 5 metri, posti ai confini sinistro e destro. Questo slargo è chiuso su 3 lati dai 2 muretti e dalla mia abitazione, mentre il quarto lato si affaccia su una strada comunale. Il passaggio è interamente “a raso”, quindi senza interruzione di marciapiede o altri manufatti.
A me risulta che lo slargo sia proprietà privata; ciò però mi è stato tramandato solo a voce dai nonni che hanno costruito l’abitazione, ed avrei serie difficoltà a poterlo provare, poiché al catasto risulta che il confine di mia proprietà sono le mura di casa e non la linea ideale che congiungerebbe la fine dei 2 muretti laterali, e purtroppo non si fa menzione dell’area del terreno sul quale si è costruito a suo tempo, che dovrebbe effettivamente riportare il confine corretto (quindi fino alla fine dei muretti).

Sul muro di confine di casa si affaccia il portone della mia abitazione e di fianco l’entrata di un garage/magazzino. Tra questi due ingressi da qualche tempo era presente un cartello (non autorizzato) con la dicitura: “Proprietà Privata - Divieto di sosta”, contenente anche il relativo simbolo grafico. Premetto che lo scopo del cartello era quello di mettere a conoscenza altre persone del fatto che la rientranza era appunto proprietà privata, ma solo come deterrente poiché sono cosciente di non poter impedire ad altri di parcheggiare in quanto non esistono catene o altre barriere che delimitano più chiaramente lo slargo ed inoltre non dispongo di autorizzazione (né ho interesse a chiederla, altrimenti per assurdo non potrei parcheggiare neanche io davanti al mio garage).

Quando ho chiesto spiegazioni mi hanno risposto che apponendo il cartello di divieto di sosta è come se mi fossi arrogato un diritto di passaggio, anche se senza autorizzazione, pertanto devo all'ufficio tributi 5 anni di arretrati (2014-1018, con sovrattassa) per omessa dichiarazione, al quale va aggiunto l’anno in corso (2019) per intero. Quindi verrebbe anche a decadere il fatto che il passaggio in sé, io non lo abbia mai chiesto ufficialmente, né il fatto che non sarebbe dovuto un pagamento della TOSAP in quanto il passaggio è “a raso” e senza opere di sorta.

Ho provato a dire che mi aspettavo eventualmente una multa per aver apposto un cartello non autorizzato, ma mi hanno risposto che sarebbe stato così se la multa fosse stata fatta dai vigili per violazione del codice della strada, ma qui si sta parlando di tributi (TOSAP).

Inoltre, anche qualora riuscissi a dimostrare che lo slargo è di mia proprietà, mi hanno detto che dovrei lo stesso pagare la multa con tanto di arretrati, poiché in tal caso si sposterebbe semplicemente il “confine” della mia proprietà di 5 metri, dalla porta del garage alla linea immaginaria alla fine dei 2 muretti; ciò comunque implicherebbe a loro dire un passo carrabile che mi sarei auto-attribuito.

LE MIE DOMANDE:
  • Secondo voi una multa su basi del genere è ammissibile, inclusi i 5 anni di “arretrati” richiesti? (una sorta di auto-attribuzione di un passo carrabile) Ossia, esiste una legge (o sentenze simili) che confermi tale ammissibilità, o meglio ancora una legge che ne indichi l’inammissibilità?
  • I 5 anni posso effettivamente partire a ritroso dal 2018 (anno del rilevamento) e non dal 2019 (anno della notifica)?
  • Foto e rilevamenti satellitari, tipo quelli di google map street view, possono essere utilizzabili per dimostrare che il cartello nel 2014 (se non prima) era già lì?
  • Avendo io tolto il cartello dai primi di ottobre, dovrei comunque pagare l’intero 2019? (anche se l’anno in corso non è tassato)
Nel caso potessi dimostrare che lo slargo è proprietà privata, sarebbe stato ammissibile poter mettere quel cartello allo scopo di rendere consci i passanti che la proprietà in questione è di mia proprietà? Mi pare di aver letto che in una proprietà privata accessibile ai pedoni (non chiusa o delimitata da cancelli, mura ecc), qualora fosse utile/necessaria al passaggio pubblico per determinati fini (raggiungimento di negozi, scorciatoie ecc ecc), non vi si potrebbe limitare il passaggio. Ma il mio caso sarebbe comunque diverso poiché essendo uno slargo che non porta verso nessun’area ad uso pubblico, non dovrebbe ricadere nella suddetta situazione. E’ corretto? Ci sono leggi/commi/sentenze cui far riferimento?
Grazie,
Stefano
 
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