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Medico nel regime dei minimi inciso dalla ritenuta d'acconto.

Gestisco un medico come libero professionista con P.IVA devo compilare l'UnicoPF, ma, ho un grosso dubbio, che vi posto. Nella CU 2015, sezione lavoratore autonomo... la causale che trovo è la lettera "A"-tuttavia, in questa sezione, i compensi sono stati ripartiti in parte come compensi derivanti dall'attività di lavoro autonomo e in parte come prestazione professionale autonoma non abituale soggetta a ritenuta d'acconto. Adesso, nella compilazione del modello dichiarativo, mi vengono dei dubbi del tipo: devo considerare tutto il compenso complessivo come lavoro autonomo abituale così come è sancito sulla CU con la lettera "A"; di conseguenza, devo compilare solo il quadro LM, oppure scindere il tutto tra attività abituale ed attività non abituale, ed allora mi accingerò a compilare il quadro LM e il quadro RL rigo 15. Se propendessi a parere di chi scrive, tutto, come attività autonoma abituale; allora, dovrei indicare nel rigo LM13 la somma delle ritenute d'acconto subite nel 2014 e certificate nella CU 2015, riportando l'importo nel quadro RS rigo 40 come stabilito dalla risoluzione dell'agenzia delle entrate del 05/08/2013. La scelta non è facile, perché nel primo caso il libero professionista non pagherebbe imposte, in quanto andrebbe a credito, nel secondo caso (compilare il quadro RL, RN e LM etc.), il medico sarebbe tenuto a versare le imposte. La logica mi farebbe propendere per la prima scelta, ma, è quella giusta?
Nel forum c'è qualcuno in grado di fornire la propria opinione a riguardo.
Grazie per la collaborazione
Montorio69.
 
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