Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

LOCATARIO: Se per motivi di lavoro chiede la residenza...

fulvio.m.

Utente
Scusatemi ma credo che qualcuno l'abbia detta grossa....

Mi spiego meglio. Ho la necessità di detrarre l'affito in sede di dichiarazione dei redditi. Poichè mi sono trasferito per motivi di lavoro ho trovato questo:

"
Hanno diritto alle detrazioni quei lavoratori dipendenti che trasferiscono, o hanno trasferito da non più di 3 anni, la loro residenza nel comune di lavoro o in un comune confinante con quello dove lavorano o ancora in un comune che sia almeno a 100 chilometri dalla residenza precedente e comunque fuori dai confini regionali di provenienza. In questi casi è prevista una detrazione d’imposta di 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro. Di 495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,71 euro e i 30.987,41 euro
"


Poichè ho tutti i requisiti che la legge richiede, ho chiesto al proprietario la residenza e
così la casa in cui abiterò sarà per me abitazione principale.
Il proprietario non ha problemi al riguardo, poichè la casa che intende affittarmi NON è per lui abitazione principale. Ma solo prima casa. dunque non perderebbe alcun beneficio relativo alla prima casa cedendola in locazione con un contratto transitorio di un anno.

Da persona comunque intelligente, esercita il suo diritto di volersi informare bene. Va prima da un commercialista che gli dice che io non ho diritto ad alcuna detrazione a titolo di lavoratore dipendente. E già qui alla fine dopo aver parlato capiamo che il suo commercialista non dico che è un incompetente.. ma sicuramente non si è informato bene come avrebbe dovuto fare un serio commercialista. E andiamo avanti.

Poi va al Patronato. E una avvocato del patronato gli dice qualcosa del genere.
Un dipendente traferito per motivi di lavoro non può stipulare contratto transitorio (es. annuale) se chiede la residenza. Questo perchè il contratto si potrebbe trasformare da transitorio in uno di più anni (es. 3+2) e la casa diventa PER il LOCATARIO prima casa.
Questo è quello che ha detto un avvocato del Patronato al mio proprietario di casa.

Ma è mai possibile? A me sembra peggio di una parolaccia.

1) Came in generale fa a diventare PRIMA CASA per me una casa non mia? Per me diventa (se lo chiedo) abitazione principale, che è una cosa ben diversa....e che non nuoce per niente il proprietario perchè per lui non è abitazione principale ma solo prima casa. Che danno può avere un locatore dal fatto che io chiedo che la casa in cui ci devo vivere per 1 anno è per me abitazione principale? Nulla.
2) Scusate ma io non posso stipulare un contratto transitorio di 1 anno e chiedere la residenza? Per quale motivo il contratto perderebbe il carattere di transitorietà solo perchè io chiedo la residenza? Io penso che la residenza si può chiedere in teoria anche x pochi mesi.

3) La richiesta della residenza è una facoltà dell'inquilino. Un inquilino che prende casa in affito può tranquillamente andare in comune e richiedere la residenza. Non è richiesto il consenso del proprietario.
Secondo me non potrebbe MAI la legge consetire l'utilizzo di questo potere discrezionale (la richiesta e la concessione della residenza) e mettere poi nei guai il proprietario della casa che si ritoriva con un contratto trasformato da transitorio ad uno più lungo.

Se ho ragione sono nero.. perchè il mio proprietario in buona fede si affida a gente di mestiere che confonde prima casa e abitazione principale... e non solo a quanto mi pare di capire.

Grazie a chiunque voglia darmi ragione o torto. Perchè stamperò le risposte e le porterò al patronato.

G R A Z I E

p.s. la cosa bella è che sono andato dal sindacato degli inquilini... e mi ha dett tutto tranne quello che gli chiedevo. Sono ancora arrabbiato per avergli fato 50 euro per la tessera.

poi il proprietario è andato dal suo commercialista e questi gli ha detto che i dipendenti trasferiti non hanno diritto a detrazioniparticolari per il loro status. E si sbagliava.

poi il propitario è andato al patronato a parlare con questo avvocato che gli ha detto.... quello che vi ho detto.

Ma mi chiedo. Possibile che nessuno dica al cliente "GUARDI, CQUESTA COSA NON LA CONOSCO BENE. MI INFORMERO' AL MEGLIO E LE FARO' SAPERE NEL GIRO DI QUALCHE GIORNO". Questa è secondo me professionalità. O mi sbaglio?
 
Ultima modifica:
Alto