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Libera professione, partita IVA e gestione separata

Buongiorno a tutti!
Chiedo scusa in anticipo per il post che sarà confuso e magari banale, sono negata per la parte amministrativa della professione e temo di aver combinato qualche guaio. Sono seguita (più o meno) da un commercialista, che vedrò sabato, ma vorrei, prima di andare da lui, capire meglio alcune cose, se qualcuno ha la pazienza di leggere e di spiegarmi meglio.
In breve: sono una psicologa già iscritta all'albo. Ho aperto la partita IVA a marzo di quest'anno, ma soltanto per poter richiedere un finanziamento alla mia regione, al momento non ho mai fatturato nulla. Nell'estate ho svolto un lavoro da dipendente di una cooperativa (centri estivi), lavoro a tempo determinato per 30 giorni lavorativi totali (con tre diversi contratti).
Non capendo niente di queste cose, ho dato per scontato che l'avere una p.iva non influisse in alcun modo visto che in pratica non fatturo niente e così sarà fino all'anno prossimo.
Poi però informandomi ho letto della gestione separata INPS, che ho capito che cos'è, ma non capisco se ho fatto un grave errore a non aprirla prima del lavoro estivo, oppure se sono ancora in tempo visto che la dichiarazione dei redditi di quest'anno la farò anno prossimo.
Ecco, mi sono già intortata. Si capisce cosa ho scritto?
In poche parole, lavorando io come dipendente per 30 giorni (con un reddito comunque basso, sotto i 2300 euro), ho commesso qualche illecito non comunicando che sarei dovuta rientrare in gestione separata visto che ho la p.iva e sono iscritta a un albo ma ancora NON sono iscritta all'ente previdenziale della mia professione?
Spero di no...ma in caso affermativo, cosa accade? E invece in caso negativo, qualcuno è così gentile da dirmi cosa dovrei fare?
Ah, dimenticavo, visto il poco reddito ancora risulto a carico di mio padre.
Grazie mille! Alessia
 
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