Chiedo innanzitutto scusa se la questione è stata già discussa in passato, purtroppo il termine "DDP", chiave della mia ricerca, è troppo corta per il motore di ricerca del sito e le discussioni che ho trovato a riguardo non coprono l'argomento nel dettaglio che a me serve chiarire.
Parlo da operativo import, seguo quindi pratiche di importazioni da extra CE all'Italia. La normativa vigente prevede che lo sdoganamento venga fatto tassativamente a nome di qualcuno con rappresentanza fiscale CE, quindi nel 99.9% dei casi è l'importatore finale della merce che si fa carico dello sdoganamento. E fino a qui nessun problema. Il problema mi si pone invece nel momento in cui lo speditore (extra CE) fa una spedizione con resa DDP, ovvero franco domicilio sdoganato. Sulla carta, questa operazione prevede che tutti i costi, incluso dazio ed IVA all'importazione, siano a carico dello speditore. Mi sono però posto il problema dell'addebito dell'IVA. Questa nella bolla doganale viene posta a carico dell'importatore, che quindi la andrà poi a recuperare. Resta quindi corretto addebitarla al mittente estero? Non si va a creare una situazione di illecito fiscale nel momento in cui l'IVA viene pagata da un ente extra CE ma recuperata dall'importatore italiano? (l'importatore "recupera" dei soldi che non ha mai effettivamente versato)
(chiedo venia se forse non sono stato precisissimo a livello di terminologia fiscale, sono un operativo di spedizioni
Parlo da operativo import, seguo quindi pratiche di importazioni da extra CE all'Italia. La normativa vigente prevede che lo sdoganamento venga fatto tassativamente a nome di qualcuno con rappresentanza fiscale CE, quindi nel 99.9% dei casi è l'importatore finale della merce che si fa carico dello sdoganamento. E fino a qui nessun problema. Il problema mi si pone invece nel momento in cui lo speditore (extra CE) fa una spedizione con resa DDP, ovvero franco domicilio sdoganato. Sulla carta, questa operazione prevede che tutti i costi, incluso dazio ed IVA all'importazione, siano a carico dello speditore. Mi sono però posto il problema dell'addebito dell'IVA. Questa nella bolla doganale viene posta a carico dell'importatore, che quindi la andrà poi a recuperare. Resta quindi corretto addebitarla al mittente estero? Non si va a creare una situazione di illecito fiscale nel momento in cui l'IVA viene pagata da un ente extra CE ma recuperata dall'importatore italiano? (l'importatore "recupera" dei soldi che non ha mai effettivamente versato)
(chiedo venia se forse non sono stato precisissimo a livello di terminologia fiscale, sono un operativo di spedizioni