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interessi passivi mutuo

Salve,
ho appena subito un controllo dall'AdE per un errore sugli interessi passivi del mutuo sul 730/2013 (redditi 2012).

Prima casa al 50% con mia moglie non a carico, mutuo cointestato, ma ho caricato il 100% degli interessi sul mio 730 (ovviamente 0% sull'UNICO di mia moglie).

L'errore è lampante (e tra l'altro commesso anche nelle dichiarazioni successive fino all'ultima di quest'anno).

Ma è possibile che io debba giustamente restituire la quota parte di mia moglie senza che lei possa correggere l'errore (se non nella dichiarazione di quest'anno) e ricevere quanto le spetterebbe?

Pensate che un ricorso possa avere qualche esito favorevole?

Grazie per l'interesse.
 
non credo che l'eventuale ricorso possa avere esito positivo.
ciò che puoi fare per recuperare la parte del mutuo di tua moglie e quello di farle produrre una dichiarazione integrativa inserendolo.
ciao
 

Rocco

Utente
La moglie può provvedere ad integrare le dichiarazioni a partire dal 2012 in poi, sempreché per detti anni abbia avuto un'imposta capiente. Il problema è che l'Ade non riconoscerebbe le integrazioni effettuate poiché direbbe che in base alla legge le dichiarazioni integrative che comportano maggior credito/minor debito per il contribuente vanno presentate entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'annualità successiva, termine scaduto con riferimento a detti anni di imposta. Invece le dichiarazioni integrative che comportano minor credito/maggior debito per il contribuente possono essere presentate entro gli ordinari termini per l'accertamento, vale a dire entro il 4° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Vi sono però diverse sentenze, soprattutto di merito, con le quali i giudici hanno stabilito che, con riferimento al termine di presentazione della dichiarazione integrativa entro l'anno successivo, tale termine è da riferirsi non alla presentazione della dichiarazione bensì alla possibilità di utilizzare in compensazione il credito che ne è scaturito, ragion per cui anche la dichiarazione integrativa che comporta un maggior credito/minor debito può essere presentata entro 4 anni (anziché entro l'anno successivo).
Pertanto è molto probabile che la moglie possa recuperare le detrazioni degli anni precedenti non fruite solo a seguito dell'instaurazione di un contenzioso con l'Ade.
Saluti.
 
Grazie per l'ottimo suggerimento.
L'unico dubbio che avrei è capire cosa si intende per "instaurazione di un contenzioso". In termini pratici cosa andrebbe fatto?
Grazie
 

Rocco

Utente
Per effettuare le integrazioni dovrai presentare il mod. UNICO "Dichiarazione integrativa a favore" come da mosulistica vigente per i vari anni di imposta. Il maggior credito/minor debito che deriva dalle integrazioni verrà esposto nel quadro RX. Tale credito, sulla base di quanto da me indicato, molto probabilmente non ti verrà riconosciuto per cui dovrai fartelo riconoscere dal giudice tributario instaurando il contenzioso. In che modo?
1) Il credito viene utilizzato in compensazione (quadro RX col. 4): in tal caso l'ufficio ti contesterà le compensazioni effettuate con l'utilizzo di tale credito notificando apposito atto, che impugnerai mediante proposizione del ricorso alla competente CTP.
2) Il credito viene chiesto a rimborso (quadro RX col. 3): in tal caso l'ufficio non procederà ad effettuare il rimborso; ti recherai presso di loro per chiedere spiegazioni, ti diranno che non lo effettueranno per quanto da me indicato nel precedente post, allora presenterai istanza di rimborso e impugnerai il diniego espresso ovvero, in mancanza, silenzio rifiuto che si formerà decorsi 90 gg. dalla presentazione dell'istanza.
Inoltre, trattandosi di somme inferiori a 20.000 euro (immagino), avrai l'obbligo di attivare il procedimento di reclamo/mediazione ex art. 17-bis Dlgs 546/92.
Questi dovrebbero essere gli ipotetici scenari che ti porteranno ad instaurare il contenzioso.
Saluti.
 
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