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imu e successione

ermes

Utente
Buona serata,
l'ufficio tributi del mio comune, relativamente a una successione apertasi nel marzo 2013 e per la quale è stata presentata dichiarazione di successione nel marzo 2014, ritiene che l'erede unico sia entrato nel possesso dei beni ereditati solo a partire dal marzo 2014 e non col decesso del de cuis. Trattandosi di beni immobili in comproprietà tra de cuis e erede, l'ufficio sostiene che l'erede a partire dalla data del decesso non possa considerare l'immobile in cui risiede interamente abitazione principale ma debba corrispondere l'imu dovuta dal de cuis sulla metà. L'ufficio sostiene che debba essere considerata la data di registrazione della dichiarazione di successione. Personalmente ho sempre sostenuto il contrario. Qualcuno può gentilmente indicarmi riferimenti normativi per avallare la mia tesi. Grazie a tutti per l'aiuto.
 

STUDIOCEL

Utente
non serve nessun riferimento normativo per difenderti da questi....lo sa anche un bambino
ma se proprio sono così ottusi....c.c.
art. 456 la successione di apre alla morte
art. 459 L’eredità si acquista con l’accettazione. L’effetto dell’accettazione risale al momento nel quale si è aperta la successione
 

ermes

Utente
Chiamarli ottusi è poco, il dipendente dell'ufficio ha fatto una visura ipotecaria e mi ha cerchiato la data di registrazione della successione dicendomi che quella era la data di entrata nel possesso dei beni. Non ho avuto modi per spiegargli che stava sbagliando. Tanti anni di studio polverizzati da gente che ruba lo stipendio e io che mi pongo pure i dubbi. Sostiene che solo dopo quella data ( data di registrazione della successione) gli immobili diventano abitazione principale e pertinenza per l'erede e pertanto pretende che sia pagata l'imu del defunto per il periodo successivo alla morte . Follia pura. Ora preparo un ricorso e lo protocollo direttamente al capo dell'ufficio sperando che abbia lumi. Grazie mille della risposta e del sostegno.
 
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