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Fatturazione verso soggetto extra UE

Gianni-69

Utente
Buongiorno. Ho una ditta individuale di Noleggio con Conducente (Autista).
Il 100% dei servizi si svolge sul territorio italiano, i destinatari di questi servizi sono al 95% clienti privati residenti in Nord America / Australia / paesi extra UE, in vacanza qui in Italia.

Nel testo di legge leggo che, per servizi prestati a clienti NON residenti stabilmente in UE, non c'è obbligo di fatturazione elettronica, quindi mi sembra di capire che in teoria, nei loro confronti, potrei continuare col blocchetto di ricevute come adesso; ma il punto non è questo.

Io pensavo infatti di emettere comunque fattura elettronica a tutti indiscriminatamente (UE e non UE), in modo da semplificare la gestione contabilità ed evitare di avere come adesso libretto ricevute e libretto fatture, etc..

Mi chiedevo: è una cosa possible? Ovvero, il fatto che io non sia obbligato ad emettere fattura verso soggetto privato extra UE, non vuol dire necessariamente che NON lo possa fare, giusto?

Inoltre: i soggetti extra UE (quasi tutti americani) in genere mi lasciano solo il loro nome e la città di provenienza, sono molto restii a fornire ulteriori informazioni, come ad esempio il loro indirizzo. Quindi in mio possesso io ho Nome, Cognome, città e loro indirizzo email.

Questi dati (Nome Cognome Città e indirizzo email non PEC), potrebbero bastare per la compilazione della fattura elettronica senza incorrere in infrazioni/sanzioni?

Ringrazio tutti coloro che vorranno rispondermi per il tempo che mi dedicheranno.
 

Rocco

Utente
Buongiorno. Ho una ditta individuale di Noleggio con Conducente (Autista).
Il 100% dei servizi si svolge sul territorio italiano, i destinatari di questi servizi sono al 95% clienti privati residenti in Nord America / Australia / paesi extra UE, in vacanza qui in Italia.

Nel testo di legge leggo che, per servizi prestati a clienti NON residenti stabilmente in UE, non c'è obbligo di fatturazione elettronica, quindi mi sembra di capire che in teoria, nei loro confronti, potrei continuare col blocchetto di ricevute come adesso; ma il punto non è questo.

Io pensavo infatti di emettere comunque fattura elettronica a tutti indiscriminatamente (UE e non UE), in modo da semplificare la gestione contabilità ed evitare di avere come adesso libretto ricevute e libretto fatture, etc..

Mi chiedevo: è una cosa possible? Ovvero, il fatto che io non sia obbligato ad emettere fattura verso soggetto privato extra UE, non vuol dire necessariamente che NON lo possa fare, giusto?

Inoltre: i soggetti extra UE (quasi tutti americani) in genere mi lasciano solo il loro nome e la città di provenienza, sono molto restii a fornire ulteriori informazioni, come ad esempio il loro indirizzo. Quindi in mio possesso io ho Nome, Cognome, città e loro indirizzo email.

Questi dati (Nome Cognome Città e indirizzo email non PEC), potrebbero bastare per la compilazione della fattura elettronica senza incorrere in infrazioni/sanzioni?

Ringrazio tutti coloro che vorranno rispondermi per il tempo che mi dedicheranno.
Ma perché complicarsi la vita? Bah...
 

Gianni-69

Utente
Ma perché complicarsi la vita? Bah...
Io veramente pensavo di semplificarmela, forse c'è qualcosa che mi sfugge.. Boh..
Per come stanno le cose, ora devo riempire a mano il libretto delle ricevute in doppia copia e registrare a mano tutti gli incassi nel registro dei corrispettivi, riportarli due volte (uno sotto la colonnina dei totali e uno sotto la colonnina con scritto corrispettivi al 10%) e fare la somma mese per mese. Poi devo trovare un posto dove conservare sti cz di blocchetti di ricevute per 10 anni senza che li mangino i topi. :)

Con la fatturazione elettronica, inserisco importo, nome cliente clicco invia, fine, archiviato online. Mi sembrava più semplice.

Tanto il sistema devo comunque usarlo per quelle 10-12 fatture l'anno che faccio ad agenzie italiane o colleghi quando mi passano lavoro, tanto vale usarlo per tutti. Io la vedrei così, ma forse non ho ben capito il sistema.
 

STUDIOCEL

Utente
Se per te e più semplice al momento del pagamento, ottenere i dati personali del cliente (non puoi obbligarlo se non è lui che chiede la fattura), archiviare una copia del passaporto che dimostri che il cliente non è inventato, fare la fattura elettronica, dare una copia cartacea o digitale al cliente....
 

Gianni-69

Utente
Se per te e più semplice al momento del pagamento, ottenere i dati personali del cliente (non puoi obbligarlo se non è lui che chiede la fattura), archiviare una copia del passaporto che dimostri che il cliente non è inventato, fare la fattura elettronica, dare una copia cartacea o digitale al cliente....
Decisamente no direi... Grazie per le risposte, in effetti se le cose stanno così, la cosa più saggia e meno macchinosa, rimane comunque continuare a scrivere la ricevuta a mano in doppia copia, dandone una al cliente americano di turno (che la butta nel primo cestino ultile, non sapendo cosa farci, ma su questo non possiamo farci niente, loro hanno un approccio diverso). Poi a fine mese fare i totali dei corrispettivi, etc etc.

Sarebbe bello se un domani decidessero che la ricevuta del POS vale anche come ricevuta fiscale. Almeno per noi che siamo in strada, sarebbe più veloce. Speso ci si trova a dover scrivere le ricevute in mezzo al traffico, con macchine che suonano, vigili che arrivano per farti spostare o peggio per multarti, facchini che ti mettono fretta per portar via le valigie dei clienti, etc. In questo modo sarebbe veloce: ci si accosta un attimo, si striscia la carta del cliente, e viene fuori lo scontrino di transazione eseguita e subito dopo la ricevuta fiscale a nome del cliente (il titolare della carta che viene addebitata).
 
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