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Fattura a privati extra Ue con spedizione

rameria

Utente
Buongiorno a tutti
Vendiamo a privati extra UE con spedizione delle merci tramite corriere.
Abbiamo sempre emesso fattura cartacea senza applicazione dell'IVA ai sensi art.8 DPr 633/72, allegando poi a giustificativo le copie di fattura timbrate dall'ufficio dogane e ritornateci dal corriere e più recentemente la Notifica di esportazione del Movement Reference Number (MRN) dell'agenzia delle dogane che sempre il corriere ci invia per posta elettronica.
Questo, invece di uno scontrino fiscale, perchè 1) occorre un documento di viaggio internazionale che lo scontrino non può essere, 2) si formalizza regolarmente la non applicazione dell'IVA.
Più recentemente il portale internet del corriere ci ha permesso di compilare direttamente online delle vere e proprie fatture contestualmente alla preparazione della documentazione di viaggio (lettera di vettura).
Cosa cambia con la fatturazione elettronica?
Siamo obbligati ad emetterla? (nel senso di inviarla semplicemente al SDI, perchè i nostri clienti non hanno nè codice univoco nè PEC dove riceverla)
Se invece non lo siamo possiamo continuare ad emettere un documento ad esclusivo uso doganale?
(ed in questo caso come comunichiamo all'ADE il faturato?)
Perdonate l'estrema ignoranza ma non sono proprio del mestiere, collaboro con l'azienda ad altro titolo ma vorrei contribuire a darle risposte.
 
credo che risposta al tuo quesito si possa trovare nel provvedimento dell'ADE del 30 aprile che contiene i dettagli sulla fattura elettronica e in base al punto 9 regoilamenta la trasmissione telematica
ciao
 

rameria

Utente
Molte grazie, ho dato un'occhiata e trovo quanto segue:
9. Trasmissione telematica dei dati delle operazioni transfrontaliere
9.1 Con riferimento alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi
effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato,
gli operatori IVA residenti trasmettono le seguenti informazioni secondo il
tracciato e le regole di compilazione previste dalle specifiche tecniche
allegate al presente provvedimento: i dati identificativi del cedente/prestatore,
i dati identificativi del cessionario/committente, la data del documento
comprovante l’operazione, la data di registrazione (per i soli documenti
ricevuti e le relative note di variazione), il numero del documento, la base
imponibile, l’aliquota IVA applicata e l’imposta ovvero, ove l’operazione non
comporti l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia
dell’operazione.
9.2 La comunicazione di cui al precedente punto 9.1 è facoltativa per tutte le
operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale
e quelle per le
quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le regole
stabilite nei punti precedenti.
Continuo però a non capire se l'azienda DEVE emettere una fattura elettronica per un'operazione di cessione di beni a soggetti privati extra UE, oppure si può limitare ad emettere la bolletta doganale e comunicare mensilmente all'ADE quanto effettuato nel mese precedente.
 
Credo che il DEVE da te indicato dipenda anche dall'attività esercitata
Come saprai il dettagliante non ha obblighi di fatturazione se non richiesti dal cliente
mentre se esercita altre attività ha l'obbligo di emettere la fattura anche in presenza di un privato
ciao
 

rameria

Utente
L'azienda ha anche attività artigiana e per i clienti con partita IVA ha sempre emesso fattura e continuerà a farlo in modalità elettronica, su questo non ci sono dubbi, trattandosi comunque di una sparuta minoranza (diciamo 15/20 fatture all'anno).
Nel negozio di vendita ad un cliente privato, se non richiede espressamente fattura (ma allora deve avere partita IVA) si rilascia lo scontrino fiscale.
Se poi il cliente è, poniamo, cittadino USA e richiede la spedizione al suo domicilio, non si emette lo scontrino ma una fattura cartacea in data dell'acquisto, che poi sarà inserita tra la documentazione di viaggio ad uso (sopratutto) della dogana oltrechè del cliente ricevente (che non se ne fa niente, al pari di uno scontrino).
Più recentemente la fattura cartacea viene preparata contestualmente alla "lettera di vettura" sul portale del corriere. In totale circa 700 fatture all'anno.

Dal prossimo anno l'azienda dovrà necessariamente emettere 700 fatture elettroniche che andranno esclusivamente all'ADE, dato che i clienti privati extra UE (ma diciamo pure extra Italia) non la riceveranno? Oppure non c'è l'obbligo per questa tipologia di operazione e si può comunicare mensilmente all'ADE il corrispettivo incassato?

La versione cartacea o PDF delle suddette dovrà necessariamente essere prodotta per le dogane ed i clienti extra UE, sperando che l'applicativo per le elettroniche possa produrre un PDF in uscita da far digerire al portale del corriere, altrimenti l'input dei dati dovrà essere fatto 2 volte (un bel raddoppio dei costi).

A proposito di costi il commercialista ritiene che la consegna in formato elettronico delle fatture non gli semplifica le operazioni per niente per cui costerà come e più di prima all'azienda, mentre l'azienda andrà a dipendere da chi sa operare informaticamente (prima le fatture le faceva a mano).
 

sebas80

Utente
credo invece che la fattura elettronica semplificherà la vita e ridurrà i costi
ciao
Di base concordo appieno. Il problema purtroppo è che chi imbastisce queste norme dovrebbe prendere la buona abitudine di spiegare le cose in maniera semplice e chiara al fine di evitare di innescare una miriade di dubbi (e noi sul forum ne siamo la prova) evitando di avere la tendenza a non mettere a punto le cose con chiarezza prima di avviarle e di rimandare tutto a circolari esplicative.

A proposito di costi il commercialista ritiene che la consegna in formato elettronico delle fatture non gli semplifica le operazioni per niente per cui costerà come e più di prima all'azienda, mentre l'azienda andrà a dipendere da chi sa operare informaticamente (prima le fatture le faceva a mano).
Il commercialista potrebbe anche essere di parte e magari dice così per giustificare un aumento della parcella: ci può stare?
Per quanto riguarda la dipendenza da chi sa operare informaticamente...francamente trovo ridicolo il dover constatare che siamo ancora a tali livelli di ignoranza informatica: non si pretende di saper sviluppare un sofrware di un'automobile, ma un minimo di sforzo ad imparare una cosa nuova mi pare il minimo (già che fino a ieri le faceva ancora a mano....la dice lunga).
 
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