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Consigli su un fondo pensione

Simo_8181

Utente
Ciao a tutti, vi scrivo perché essendo ignorante in materia vorrei un consiglio da qualcuno più competente e che magari si è fatto una cultura sui fondi pensionistici avendo una situazione simile alla mia.
Vi spiego.
Lavoro da 17 anni in un azienda privata e ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato come operaio. Ho 41 anni e mensilmente ho uno stipendio netto di circa 1300 euro. La mia azienda per la seconda volta ci ha anticipato il TFR (il perché sinceramente non l'ho capito... magari gli conveniva da un punto di vista fiscale, ma non è questo il problema).
La prima volta i soldi mi servirono perché stavo comprando e ristrutturando casa, adesso invece mi ritrovo con questo gruzzoletto, cioè una seconda parte di TFR (circa 8000 euro) senza sapere cosa sia meglio fare con questi soldi.
Premetto che non ho mai pensato di investire nulla... ho un semplicissimo conto corrente bancario e un misero libretto di risparmio presso la banca del mio paese.
Sto intuendo però che stavolta sarebbe opportuno conservare al meglio questa piccola quota perché un giorno quando andrò in pensione rischio di ritrovarmi senza nulla!!! Oltre che questa quota sto valutando l'idea di accantonare qualcosa mensilmente (50 o 100 euro) ai fini di una futura pensione più generosa.
Oggi sono stato presso la posta e mi hanno consigliato di aderire al PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO... in pratica mi dicevano che potrei dedurre i contributi versati (faccio ogni anno il 730) e per 8 anni sarei impossibilitato ad avere restituite le somme... dopo invece... potrei anche riaverli per acquisto prima casa o gravi problemi di malattia. Ad ogni modo sarebbe un buon modo per avere nel momento in cui andrò in pensione un piccolo gruzzoletto e una pensione più alta.
Come vi ho detto però, non sono un esperto e vorrei evitare di prendere una cantonata o di essere preso in giro.
Qualcuno mi potrebbe aiutare a scegliere cosa fare? Oltre la posta, mi sapreste consigliare qualche banca, o qualche assicurazione seria che potrebbe darmi una soluzione economicamente più vantaggiosa per il mio futuro?
Ricapitolando:
- a me fondamentalmente non interessa molto se questi soldi me li bloccano, perché il mio intento è proprio quello di ritrovare qualcosina quando andrò in pensione.
- Vorrei però un prodotto sicuro... senza grossi rischi in caso di crisi economiche, crolli borsa, eccetera.
Vi ringrazio!!!
Ps: parlate POTABILE! Magari con esempi numerici perché sono proprio all'asciutto.
 
buongiorno a te: l'idea di una forma pensionistica integrativa rispetto alla normale contribuzione inps è buona... occhio a non far passare diversi altri anni altrimenti il beneficio è poca roba (per capirci a me, che ho quasi 55 anni e un'orizzonte lavorativo di circa 10 anni almeno spero..., non conviene).
Fai attenzione al fatto dell'indisponibilità di tali somme x diverso tempo... gli imprevisti (dentista, auto, ecc.) possono esserci. Fatti consigliare da un professionista di fiducia, oltre alle poste ci sono diverse assicurazioni che hanno prodotti similari, sulle "prestazioni finanziarie" non mi pronuncio, è un mondo che conosco poco inoltre se senti in TV i mercati sono molto movimentati negli ultimi mesi.
 

catia71

Utente
Concordo con Gianni. Il perché l'azienda liquida in un periodo come questo di forte inflazione che si tradurrebbe in una forte rivalutazione dei fondi accantonati è un po' una carognata, posso dirlo?, se un'azienda non vuole fondi accantonati perché non spinge piuttosto verso la previdenza complementare, fondi di categoria ecc...? non conosco i fondi delle poste e francamente a mio modesto parere facessero le poste, sarebbe già utile, io mi informerei sugli andamenti passati di un fondo, oggi sono traballanti un po' tutti vista la borsa altalenante, ma è nei periodi di forte ribasso che è utile investire, perché compreresti il pane quando dovesse costare 30€ kg.? Detto questo, sei giovane 41 anni è ancora un'età in cui hai davanti un lasso di tempo giusto per avere dei rendimenti buoni, non so da che settore provieni ma potresti anche valutare di far confluire il TFR nel fondo di categoria e aggiungere una cifra aggiuntiva che potrai detrarre e sollevare così l'azienda, visto che tanto lo liquida lo stesso considera che la previdenza complementare ha una tassazione più favorevole.
 
Ultima modifica:

Simo_8181

Utente
Concordo con Gianni. Il perché l'azienda liquida in un periodo come questo di forte inflazione che si tradurrebbe in una forte rivalutazione dei fondi accantonati è un po' una carognata, posso dirlo?, se un'azienda non vuole fondi accantonati perché non spinge piuttosto verso la previdenza complementare, fondi di categoria ecc...? non conosco i fondi delle poste e francamente a mio modesto parere facessero le poste, sarebbe già utile, io mi informerei sugli andamenti passati di un fondo, oggi sono traballanti un po' tutti vista la borsa altalenante, ma è nei periodi di forte ribasso che è utile investire, perché compreresti il pane quando dovesse costare 30€ kg.? Detto questo, sei giovane 41 anni è ancora un'età in cui hai davanti un lasso di tempo giusto per avere dei rendimenti buoni, non so da che settore provieni ma potresti anche valutare di far confluire il TFR nel fondo di categoria e aggiungere una cifra aggiuntiva che potrai detrarre e sollevare così l'azienda, visto che tanto lo liquida lo stesso considera che la previdenza complementare ha una tassazione più favorevole.
Grazie per la risposta intanto.
Il settore da cui provengo è quello delle officine meccaniche, in particolare io ho come mansione "responsabile tecnico per le revisioni". Non mi sono mai interessato più di tanto su quale sia la mia associazione di categoria e nessuno in azienda mi ha mai parlato di aderirne... quindi mi sa che dovrò scegliere tra questi due tipi di fondi (ho cercato sul web e mi sono orientativamente documentato):
  • I fondi aperti (art. 12 del D.lgs. 252/2005) che sono forme pensionistiche complementari istituite da banche, imprese di assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM).
  • I Piani pensionistici individuali (PIP) (art. 13 del D.Lgs. 252/2005), rappresentano i contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale. Le regole che li disciplinano non dipendono solo dalla polizza assicurativa ma anche da un regolamento basato sulle direttive della COVIP. Lo scopo è garantire all'utente gli stessi diritti e prerogative analoghi alle forme pensionistiche complementari.
tra i due quale consigli?
Mettiamo il caso mi facessi illustrare qualche fondo dalla posta, o da qualche banca, o da qualche assicurazione, a cosa dovrei stare attento? che genere di parametri sarebbe più opportuno confrontare?
Grazie
 

catia71

Utente
Non sono un consulente finanziario, per cui consigli non è che ti posso aiutare più di tanto se non per intuito, esperienza personale e letture varie, né più né meno di quello che puoi fare tu...il mio consiglio è rivolgerti al tuo sindacato che ti saprà dare informazioni su quello che è il fondo di categoria, performance, vantaggi ecc. ogni settore ha appunto il suo e per l'appunto rispetto ad uno "generico" può darti delle prestazioni in più, (ti faccio un esempio pratico quello dell'edilizia prevede un 1% aggiuntivo del datore di lavoro se versi 1% aggiuntivo) ma ripeto solo chi conosce il tuo specifico settore può darti le informazioni in più. Sicuramente la previdenza complementare ha una tassazione più favorevole rispetto al lasciarlo in azienda. In generale per tutti i fondi devi verificare le performances, gli andamenti, che logicamente devi tener conto che si esce da un periodo pandemico e si naviga in un periodo estremamente ballerino, considerando un periodo abbastanza lungo, ovvio gli ultimi 20 anni non saranno i prossimi 20 ma le proiezioni e le previsioni, i fondi sono strutturati per farle, mettendo la tara a tutte le previsioni troppo rosee.
 
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