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Cessione di quote di snc non qualificata

Marco_3

Utente
Buonasera,
due soci di Snc hanno intenzione di vendere parte delle proprie quote sociali, 10% ciascuno ad un nuovo socio. Loro mi hanno detto che la cessione della partecipazione avviene al valore nominale, quindi 200,00 € dato il capitale sociale ammonta a 1.000,00 €. La cessione di tali partecipazioni è tassata con imposta sostitutiva al 12,50%. Tale imposta sostitutiva viene applicata sulla differenza tra il corrispettivo percepito e il costo della partecipazione, tale costo nel caso di partecipazioni di società di persone è dato dagli utili prodotti al netto degli utili distribuiti (quindi delle riserve di utili in capo alla società + gli utili prodotti al momento della cessione delle quote, o sbaglio?).
Dato che la società ad oggi ha delle riserve di utili ed ha prodotto un utile non interamente distribuito (anche perchè per le società di persone l'utile secondo il codice civile potrebbe essere distribuito solo dopo l'approvazione del rendiconto di fine anno), l'agenzia delle entrate può contestare la scelta di cedere la partecipazione al valore nominale ?


Se invece della cessione di quote optassi per un aumento di capitale sociale senza sovrapprezzo ? Penso che non sposti il problema di una virgola


Grazie a chiunque mi possa aiutare
 
anche perchè per le società di persone l'utile secondo il codice civile potrebbe essere distribuito solo dopo l'approvazione del rendiconto di fine anno),
questa cosa applicata alla tua società non la comprendo. ma non ti riferisci agli utili conseguiti fino al 31.12.2010? non sono stati approvati i rendiconti fino a tale data??

l'agenzia delle entrate può contestare la scelta di cedere la partecipazione al valore nominale ?
certo che può contestare la vendita al valore nominale laddove vi siano all'attivo patrimoniali beni suscettibili di valutazione.

Se invece della cessione di quote optassi per un aumento di capitale sociale senza sovrapprezzo
questa mi pare una soluzione più fattibile. con o meno sovraprezzo in quanto detto sovraprezzo costituisce riserva per la società.
ciao
 

Marco_3

Utente
Grazie per le risposte.

Gli utili al 31.12.10 sono stati approvati. Ma vendendo la partecipazione oggi, se la vendita non avvenisse al valore nominale calcoleri il valore della partecipazione ad oggi, anche perchè se dal 31.12.10 al 10.10.11 la società ha conseguito un incremento reddituale notevole deve essere riconosciuto a chi cede la partecipazione.

secondo me l'agenzia delle entrate puo contestare la vendita al valore nominale anche se nell'attivo non ci sono beni suscettibili di valutazione, in due casi:
- se riesce a dimostrare che la cessione non è avvenuta al valore nominale, perchè di sono movimentazione bancarie che dimostrano il contraio:
- se il valore nominale è sproporzionato rispetto al valore fiscale della partecipazione.

Nel caso di incremento di capitale sociale senza sovraprezzo secondo ho sempre il solito problema.

Tieni conto che si si tratta di una società fa un utile circa di 100.000,00 € annuo, entro con il 20% pagando (come incremento capitale sociale, alla fine optero per questo penso) 200,00 € circa presto attività lavorativa nella società per avere 20.000,00 € di utile pro-quota, quindi alla fin fine anche effettuare un aumento di capitale sociale senza sovrapprezzo può andare bene.
 
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