Ho aperto da poco una partita iva per lavorare presso uno studio di progettazione e sono un po' newbie della materia.
La paga è ovviamente bassa, ma spero quanto meno che questo mi sia utile per ottenere maggiori lavori in futuro o trovare una posizione più stabile, iniziando a sostenere qualche costo.
Dovendo sostenere vari costi per software e mezzi utili, mi chiedevo come sia conveniente distribuire queste spese.
Leggendo in internet vari articoli vedo molta confusione a riguardo. Spesso si parla di detrazioni di spese, quando i costi sono dedotti dal reddito lordo per il calcolo dell'imponibile su cui calcolare le tasse da versare, spesso con esempi per il regime normale e non per quello dei minimi.
In altri casi distinguono alcune spese per deduzione dalle tasse e detrazione dall'IVA, per cui mi chiedevo se per la medesima voce valgono entrambe (sia la detrazione che la deduzione) o solo una delle due.
In generale volevo capire nel regime dei minimi come valuto la mia capacità fiscale. Non avendo IVA ma solo una tassa fissa al 5% posso accedere solo a deduzioni? al massimo conviene arrivare fra reddito e costi a 4800 euro di imponibile poichè al di sotto di 4800 euro ulteriori costi non variano la deduzione che rimane massima al 23% di 4800 euro, oppure per una PIVA in regime dei minimi se sostengo costi superiori finisco in credito di imposta? Tra l'altro non sono nemmeno sicuro che se il massimo detraibile sia 1104 euro o 5%*4800 euro = 240 euro per il regime dei minimi.
Ad esempio se avessi un reddito annuo di 6000 euro e la massima deduzione la ottengo riducendo l'imponibile a 4800 euro, al massimo avrei 1200 euro di possibili costi per arrivare alla massima deduzione.
Se spendessi in costi 2400 euro poi l'anno prossimo potrei non avere deduzione.
Se invece spendessi per necessità di lavoro 1200 e 1200 ogni anno, sarei ogni anno in massima deduzione.
Sbaglio?
Grazie per le risposte.
La paga è ovviamente bassa, ma spero quanto meno che questo mi sia utile per ottenere maggiori lavori in futuro o trovare una posizione più stabile, iniziando a sostenere qualche costo.
Dovendo sostenere vari costi per software e mezzi utili, mi chiedevo come sia conveniente distribuire queste spese.
Leggendo in internet vari articoli vedo molta confusione a riguardo. Spesso si parla di detrazioni di spese, quando i costi sono dedotti dal reddito lordo per il calcolo dell'imponibile su cui calcolare le tasse da versare, spesso con esempi per il regime normale e non per quello dei minimi.
In altri casi distinguono alcune spese per deduzione dalle tasse e detrazione dall'IVA, per cui mi chiedevo se per la medesima voce valgono entrambe (sia la detrazione che la deduzione) o solo una delle due.
In generale volevo capire nel regime dei minimi come valuto la mia capacità fiscale. Non avendo IVA ma solo una tassa fissa al 5% posso accedere solo a deduzioni? al massimo conviene arrivare fra reddito e costi a 4800 euro di imponibile poichè al di sotto di 4800 euro ulteriori costi non variano la deduzione che rimane massima al 23% di 4800 euro, oppure per una PIVA in regime dei minimi se sostengo costi superiori finisco in credito di imposta? Tra l'altro non sono nemmeno sicuro che se il massimo detraibile sia 1104 euro o 5%*4800 euro = 240 euro per il regime dei minimi.
Ad esempio se avessi un reddito annuo di 6000 euro e la massima deduzione la ottengo riducendo l'imponibile a 4800 euro, al massimo avrei 1200 euro di possibili costi per arrivare alla massima deduzione.
Se spendessi in costi 2400 euro poi l'anno prossimo potrei non avere deduzione.
Se invece spendessi per necessità di lavoro 1200 e 1200 ogni anno, sarei ogni anno in massima deduzione.
Sbaglio?
Grazie per le risposte.