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camgirl tassazione

rodolfo69

Utente
E' una domanda a cui è abbastanza difficile dare una risposta, in quanto non mi pare ci siano circolari o risoluzioni dell'agenzia delle entrate in proposito. Andrebbe stabilito anzitutto se l'attività in questione non sia contraria a qualche norma di legge (ossia se possa in qualche modo essere ricondotta alla prostituzione). In tal caso è controverso che si possano tassare dei proventi derivanti da attività illecite, anche se ultimamente ci sono delle aperture della giurisprudenza su questo tema.
Se è lecita, allora diirei che si tratta sicuramente della prestazione di un servizio di intrattenimento.
Per stabilire il trattamento fiscale dei proventi in questione bisogna sapere come concretamente si svolge l'attività.
Qualora l'attività venga svolta in via continuativa e con caratteri di professionalità e non inquadrata in un rapporto di lavoro dipendente è probabilmente necessario aprire una partita iva ed emettere ricevuta fiscale o fattura per le prestazioni eseguite. Poi bisogna distinguere: se il pagamento delle prestazioni avviene direttamente dal cliente fruitore del servizio la ricevuta va emessa direttamente a quest'ultimo, mentre invece se le prestazioni sono offerte per il tramite di portali e siti web e la prestazione è pagata da questi ultimi allora va emessa fattura al gestore.
Infine se l'attività viene svolta in via occasionale allora probabilmente non è necessario aprire una posizione e basterà indicare i proventi conseguiti in dichiarazione come redditi diversi.
Tutto però dipende se l'attività possa considerarsi lecita o meno.

Studio Pontecorvi
 
Ultima modifica di un moderatore:

WATCHMEN

Utente
ciao a tutto,
faccio la camgirl, è discutibile ..lo so
ma vorrei saper come pagare le tasse.
A mio modesto parere, facendo riferimento ad altri interventi:

1) la citata Sentenza n. 37188/2010 non è pertinente, infatti, parla di sfruttamento della prostituzione – Risponde di tale reato il gestore di un locale notturno dove le ballerine offrono spettacoli privati ai clienti a fronte del pagamento di somme di danaro;
2) per prostituzione si può intendere mille cose ma generalmente prestazioni sessuali fisiche in cambio di denari. Qui non vedo la prestazione fisica;
3) la prostituzione non è un reato. E’ l’istigazione/favoreggiamento alla prostituzione a costituire reato;
4) l’attore [censura], la spogliarellista, la rivista PlayBoy è prostituzione/istigazione?

Al di là del reato per la “questione morale” si può dire di tutto e di più ma l’attinenza fiscale è poca.

Una possibilità potrebbe essere : apertura di partita IVA; nuovo regime dei minimi dal 2012, in presenza dei presupposti, con imposta sotitutiva al 5%; inquadramento previdenziale.

Concordo con rodolfo69
 

giulia_b

Utente
la sentenza che cita WATCHMEN è vero che è rivolta al gestore di un locale che risponde a sfruttamento , ma la stessa sentenza dice anche così: "nella nozione di prostituzione debba farsi rientrare qualsivoglia attività sessuale posta in essere dietro corrispettivo di denaro, anche se priva del contatto fisico tra prostituta e cliente, i quali possono trovarsi addirittura in luogo diverso. Unica condizione è la possibilità, per il secondo, di interagire sulle attività compiute dalla prima"

lo spettacolo avviene dietro il corrispettivo di denaro, ovvio.
se per interagire intendiamo fare richieste generiche o specifiche riguardanti lo svolgimento dello spettacolo, dialogare e compiere atti sessuali anche senza contatto fisico, direi che avviene proprio così.

queste sono le differenze (denaro commissurato alla durata e alla natura dello spettacolo e interazione) fra [censura] e prostutuzione, reale o virtuale.

io penso che quello che faccio sia "prostutuzione virtuale".
morale a parte visto che girano soldi reali e totalmente quantificabili (non sono contanti)
sono tassabili? se sì in che modo? vi sono delle differenze se questa attività viene svolta occasionalmente o abitualmente?
 

WATCHMEN

Utente
la sentenza che cita WATCHMEN è vero che è rivolta al gestore di un locale che risponde a sfruttamento , ma la stessa sentenza dice anche così: "nella nozione di prostituzione debba farsi rientrare qualsivoglia attività sessuale posta in essere dietro corrispettivo di denaro, anche se priva del contatto fisico tra prostituta e cliente, i quali possono trovarsi addirittura in luogo diverso. Unica condizione è la possibilità, per il secondo, di interagire sulle attività compiute dalla prima"

lo spettacolo avviene dietro il corrispettivo di denaro, ovvio.
se per interagire intendiamo fare richieste generiche o specifiche riguardanti lo svolgimento dello spettacolo, dialogare e compiere atti sessuali anche senza contatto fisico, direi che avviene proprio così.

queste sono le differenze (denaro commissurato alla durata e alla natura dello spettacolo e interazione) fra [censura] e prostutuzione, reale o virtuale.

io penso che quello che faccio sia "prostutuzione virtuale".
morale a parte visto che girano soldi reali e totalmente quantificabili (non sono contanti)
sono tassabili? se sì in che modo? vi sono delle differenze se questa attività viene svolta occasionalmente o abitualmente?
Anche la Cassazione può sbagliare e ritornare sui suoi passi. Spesso lo ha fatto.

A mio personalissimo parere se la tua è prostituzione allora è prostituta anche:
- la ballerina di lap dence;
- la spogliarellista;
- la danzatrice "del ventre".

Comunque, ripeto, anche dalla suddetta si evince che è il favoreggiamento e non la prostituzione a costituire reato.

“E difatti, secondo la giurisprudenza di questa Corte, Ie prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali determinati, assume il valore di atto di prostituzione e configura il reato di sfruttamento della prostituzione a carico di coloro che abbiano reclutato gli esecutori delle prestazioni o ne abbiano consentito lo svolgimento creando i necessari collegamenti via internet o ne abbiano tratto guadagno, atteso che è irrilevante il fatto che chi si prostituisce ed il fruitore della prestazione si trovino in luoghi diversi in quanto il collegamento in videoconferenza consente all’utente di interagire con chi si prostituisce in modo tale da poter richiedere a questi il compimento di atti sessuali determinati che vengono immediatamente percepiti da chi ordina la prestazione sessuale
a pagamento” (Cass. pen. Sez.3 n. 25464 del 22.4.2004)”.

Al di là di sentirsi o no prostituta comunque a mi opersonalissimo avviso i tuoi introiti vanno tassati ex art. 53 Costituzione.

Per le modalità di tassazione, mi pare, che la risposta ti sia già stata fornita.
 

arz

Utente
letta questa lette tutte :)
Per me.. è un lavoro rispettabilissimo.. più rispettabile del commercialista per intenderci :) E la questione che poni dimostra ampiamente la tua alta moralità. Tra dottrina e giurisprudenza sono 50 anni che provano a mettersi d'accordo sui confini del reato di induzione o favoreggiamento.. che ci riescano ora la vedo difficile.
Per andare al sodo.. se proprio vuoi pagare le tasse, io aprirei P.IVA e fatturerei il corrispettivo al gestore del servizio.. (il sito dove ti esibisci che in teoria incassa dei soldi e te ne retrocede una parte).. Una volta aperta P.IVA sarai costretta ad iscriverti all'inps.. quindi verserai normalmente anche i contributi previdenziali.


Arz
 
Buongiorno, avrei una domanda da porvi.
Ma se chi si esibisce possiede già una propria P.IVA, ad esempio come ragioniere, geometra, architetto, ing, etc etc.... come si può comportare?
Grazie per lo spazio,
Clara
 

Rocco

Utente
Buongiorno, avrei una domanda da porvi.
Ma se chi si esibisce possiede già una propria P.IVA, ad esempio come ragioniere, geometra, architetto, ing, etc etc.... come si può comportare?
Grazie per lo spazio,
Clara
Denunciare all'Agenzia delle entrate un ulteriore codice attività.
In pratica con la stessa partita IVA si possono svolgere più attività, questo dal punto di vista fiscale. Poi bisognerà affrontare la questione previdenziale, e qui non so risponderti.
Ciao.
 
Denunciare all'Agenzia delle entrate un ulteriore codice attività.
In pratica con la stessa partita IVA si possono svolgere più attività, questo dal punto di vista fiscale. Poi bisognerà affrontare la questione previdenziale, e qui non so risponderti.
Ciao.
Grazie mille per l'aiuto, quindi se ho capito bene bisognerebbe utilizzare un altro codice tipo questo:
47.91.10
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet. ??
Saluti.
Ciao Clara
 

Rocco

Utente
Grazie mille per l'aiuto, quindi se ho capito bene bisognerebbe utilizzare un altro codice tipo questo:
47.91.10
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet. ??
Saluti.
Ciao Clara
Non sono d'accordo con il codice attività da te indicato.
Propenderei più per un'attività di "servizi" che di carattere commerciale.
Attendi comunque altri pareri in merito.
Ciao.
 
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