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Calcolo pensione. Come fare...

Salve, vorrei sapere se esiste un foglio di calcolo/sito/utility o comunque capire come si può calcolare la propria pensione futura dati gli anni di contribuzione e i contributi versati, stimando magari i contributi ancora da versare fino all'anno di eventuale pensionamento. Grazie!
 
Il sito INPS fa già tutto questo...
Entro adesso nel mondo del lavoro con regolari contributi, e non ho quindi contributi passati per i quali il sito mi fa fare la simulazione. Sia chiaro, naturalmente non voglio pretendere di simulare con precisione la mia pensione che è lontanissima, ma adesso che mi sono finalmente seduto al tavolo, vorrei sapere come funziona il sistema pensionistico contributivo, perlomeno a grandi linee.

Ho provato a cercare qualche lettura, e ho trovato dei simulatori

ma vorrei capire a grandi linee, dati X anni di contributi, come l'INPS calcolerà la mia pensione tra X anni (ipotizzando che le regole restino le medesime)

Ad esempio, da: https://www.pensionielavoro.it/site...-la-pensione/come-si-calcola-la-pensione.html
Come funziona il metodo di calcolo contributivo della pensione?
Il sistema contributivo funziona grosso modo come un “libretto di risparmio”. Il lavoratore provvede, con il concorso dell’azienda, ad accantonare annualmente, nel caso dei lavoratori subordinati, il 33% del proprio stipendio, di cui, più precisamente, il 23,81% è a carico dell’azienda, mentre il restante 9,19% a carico del lavoratore; la quota a carico del dipendente sale al 10,19% per la sola fascia di retribuzione che supera i 47.379 euro annui per l’anno 2020 (l’1% aggiuntivo corrisposto mensilmente non dà in ogni caso luogo a pensione ma è di natura solidaristica). Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, l’aliquota per artigiani e commercianti è invece fissata per il 2020 in misura pari al 24 per gli artigiani e al 24,09% per i commercianti; prevista invece una riduzione contributiva per i coadiuvanti e coadiutori di età inferiore ai 21 anni (21,90% per gli artigiani e 21,99% per i commercianti). Il capitale così versato produce una sorta di interesse composto, a un tasso legato alla dinamica quinquennale del PIL e all’inflazione. Tanto che è possibile affermare, quindi, che più cresce l’Azienda Italia, maggiori saranno le rendite su cui si potrà contare.

Alla data del pensionamento al montante contributivo, vale a dire la somma rivalutata dei versamenti effettuati, si applica un coefficiente di conversione che cresce con l’aumentare dell’età. Per il biennio 2019-2020, il coefficiente è a esempio pari al 4,200%, per chi chiede la rendita a 57 anni (perché divenuto invalido, ad esempio), mentre sale al 5,245% per resta al lavoro fino a 65 anni e al 5,604% se si decide di arrivare fino a 67 anni.

Ecco dunque un esempio di calcolo riguardante un giovane entrato stabilmente nel mondo del lavoro a 27 anni d’età, con uno stipendio di 15 mila euro. Il primo anno accantona 4.950 euro (il 33% di 15 mila), il secondo anno ne accantonerà 5.115 (il 33% dello stipendio di 15.500 euro) e così via. Dopo 40 anni (a 67 anni di età) supponiamo che abbia accumulato 300 mila euro (valore già capitalizzato): il montante accumulato gli consentirà di ottenere una pensione annua di 17.100 euro (1.316 euro al mese al lordo dell’Irpef).
Secondo questo esempio non capisco come si ricava la pensione annua di 17.100 dal montante di 300.000 euro...
 
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